Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2024

16 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2024 un’occasione propizia, quella della Cerimonia odierna, per considerare gli elementi costitutivi della relazione tra il nostro sistema produttivo e la vita complessiva della nostra Nazione. L’altissima onorificenza da voi guadagnata lavorando con sacrificio nelle vostre comunità aziendali e scolastiche ci rimanda ad una verità essenziale in tutti gli ambienti sociali e professionali: sono sempre le persone a fare la differenza. Tanto più all’interno di un modello produttivo come quello italiano che qualche autorevole interprete identifica attraverso 3 parole chiave: il bello, il buono e il ben fatto, a cui oggi dobbiamo aggiungere sostenibile. Sostenibile sul piano ambientale, sociale, produttivo. L’impresa italiana è sempre più contenuta da 4 i: identità, innovazione, istruzione e internazionalizzazione. L’impresa Italia. Il Made in Italy è questa straordinaria miscela etica ed estetica dei fattori della produzione, che ci rende riconoscibili ed unici sui mercati globali. L’italian style, un fenomeno culturale prima ancora che economico, il motivo principale del successo delle nostre, delle vostre imprese nel mondo. Questo stile è figlio di un modello di capitalismo ad alta intensità umana, che è fatto di tradizioni familiari, di valori profondi e di comunità radicate nella varietà dei territori, di leadership creative e lungimiranti. Voi ne siete i testimoni diretti, cari Cavalieri, e con le vostre biografie incarnate l’art. 41 della Costituzione il cui dettato coordina in modo vincolante la libera iniziativa economica privata con la sua utilità sociale. Nel caos crescente del nostro tempo questo modello, forte e resiliente per sua stessa natura, ha comunque bisogno di essere tutelato da una politica industriale avvertita in modo corale da tutta la comunità produttiva nazionale e pienamente partecipe della strategia della nostra Europa. In questa logica il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha di recente presentato al Cnel il libro verde per una nuova strategia di politica industriale per l’Italia, con l’intento di rilanciare, dopo molti anni, un ampio dibattito pubblico per la costruzione di una politica industriale condivisa, capace di centrare le sfide della transizione geopolitica, digitale e ambientale senza perdere la sua identità racchiusa nel Made in Italy. Una consultazione che spero possa essere proprio raccolta da voi con la vostra espe- Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy È di Adolfo URSO GRAZIE A VOI tanti investitori guardano all’Italia Con le vostre biografie incarnate l’articolo 41 della Costituzione, il cui dettato coordina in modo vincolante la libera iniziativa economica privata con la sua utilità sociale

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=