43 Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2024 CONVEGNO NAZIONALE TRAIETTORIE per lo sviluppo hi, come e con quali competenze? In estrema sintesi, si potrebbe dire che il dibattito animato dai Cavalieri del Lavoro in occasione del convegno annuale, tenuto a Bari il 14 settembre 2024, abbia avuto l’obiettivo di rispondere a questi tre fondamentali quesiti. E cioè: quale sarà l’identikit dei lavoratori italiani da qui a cinque o dieci anni? Come sarà il lavoro alla luce delle spinte sempre più pervasive delle innovazioni tecnologiche? E, infine, quali saranno le skills richieste dalle imprese e quali gli strumenti per riuscire a tenere sempre “sul pezzo” collaboratori, fornitori e più in generale il capitale umano che fa da perno a ogni attività di impresa? Insomma, quale sarà, per riprendere appunto il titolo del convegno, “Il Futuro del Lavoro”? La questione non è solo economica. “Il lavoro è il metabolismo dell’uomo con la natura”, spiegava una dei più acuti osservatori della rivoluzione industriale: quel che trasforma il lavoro trasforma per forza di cose sia l’uomo sia il suo ambiente. Ancora più in profondità si può dire che quel che trasforma il lavoro impatta sulla dimensione esistenziale della persona. “Interrogarsi sul futuro del lavoro – ha spiegato in apertura del convegno Maurizio Sella, Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro – significa anche interrogarsi sul senso che intendiamo dare alla nostra dimensione civile e sociale prima ancora che a quella economica. Cambiamenti demografici, accelerazione tecnologica e Ia, dinamiche connesse alla necessità di una formazione continua, stanno cambiando in modo radicale le forme e il modo stesso di concepire il lavoro. Insieme al lavoro, cambiano le forme e i modi di immaginare la nostra vita, cambia il modo di contribuire al progresso delle nostre comunità e del nostro Paese”. Il nesso tra realizzazione personale e progresso sociale è stato evidenziato anche nel messaggio di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. C Quali sono i fattori chiave per lo sviluppo? Gli interventi di Maurizio Sella, Carlo Pontecorvo, Domenico Favuzzi, Antonio D’Amato, Paolo Benanti
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