65 Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2024 CONVEGNO NAZIONALE a terza sessione del Convegno ha visto protagoniste le esperienze di Giuseppe Castagna, Ad Gruppo Banco Bpm, Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari e dei Cavalieri del Lavoro Giuseppina Di Foggia, Ad e Dg di Terna, Pierino Persico, presidente di Persico, e Gianfelice Rocca, presidente del Gruppo Techint. GIUSEPPE CASTAGNA: Perché sono necessarie le Academy Le banche hanno avuto una trasformazione enorme negli ultimi 15 anni: digitale, green, Esg, regolamentazione, fino al fatto di avere una connotazione molto più europea, molto più internazionale, dovuta anche a una regolamentazione centralizzata a Francoforte. Le esigenze, le richieste di mestieri nuovi quindi le possiamo semplificare, anche per renderle più fruibili a tutti, nella modalità di utilizzo del servizio. Ormai, da qualche anno a questa parte, il numero di filiali si è più che dimezzato, la maggior parte delle transazioni vengono fatte a distanza. In una banca come la nostra (Bpm) più dell’85% delle operazioni viene fatta fuori dalle filiali e, dalla pandemia, anche le persone fisiche ormai utilizzano l’app. Siamo passati da un utilizzo dell’app tra i privati, dal 5% delle transazioni globali della banca fatte a distanza a più del 30%. Le transazioni fatte sull’app superano di un terzo le transazioni in filiale. Di fronte a questa trasformazione sono fondamentali non solo la formazione ma anche il coinvolgimento, il “people engagement”, perché l’affezione verso l’azienda, la capacità L PIÙ COMPETENZE per la doppia transizione di rendere l’azienda un posto piacevole dove passare la maggior parte della giornata, è diventato strategico. E c’è un problema di ringiovanimento: noi abbiamo un’età media di quasi cinquant’anni. Su una banca come la nostra di 20mila persone, abbiamo solo 2mila persone sotto i trent’anni e il resto nella parte molto alta. Questo crea uno scompenso di conoscenze. Si rischia che quelli che hanno meno interesse alla formazione, all’avanzamento e alla conoscenza, rimangano all’interno della banca e quelli che invece cercano un miglioramento se ne vadano. Ecco perché aziende delle nostre dimensioni devono avere un’Academy, perché devono anche dare la sensazione evidente che la formazione in house li aiuterà a fare carriera. Non è soltanto la formazione che ricevono dalla scuola e università. Tutto ciò ci pone, per la prima volta da decenni, nella situazione in cui non è più l’azienda che sceglie il collaboratore ma è il collaboratore che sceglie l’azienda. Si è un po’ invertita la modalità con la quale gestire il personale. La stessa definizione della gestione del personale, nelle aziende grandi, trova continui riaggiornamenti anche lessicali per far capire che non è più un ufficio nel quale si è giudicati, ma è qualcosa che ti aiuta a programmare il tuo percorso di carriera. FORMAZIONE IL TERZO PANEL HA APPROFONDITO IL RUOLO DELL’UNIVERSITÀ E DELLE ACADEMY AZIENDALI Aziende delle nostre dimensioni devono avere un’Academy, perché devono anche dare la sensazione evidente che la formazione in house li aiuterà a fare carriera
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