66 Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2024 CONVEGNO NAZIONALE FORMAZIONE Da sinistra: Francesco Cupertino, Giuseppina di Foggia, Francesco Giorgino, Giuseppe Castagna, Pierino Persico, Gianfelice Rocca Il Politecnico di Bari ha il più alto tasso di occupazione per studenti FRANCESCO CUPERTINO: Aziende e università devono collaborare In territori come il Mezzogiorno, la Puglia, all’università è stato chiesto di essere partecipe dello sviluppo del territorio. L’insegnamento dell’ingegneria arriva in Puglia per accompagnare lo sviluppo di una grande infrastruttura come l’Acquedotto Pugliese. Poi ingegneria si è evoluta accompagnando la meccanizzazione dell’agricoltura, è arrivata la meccanica, che si è poi trasformata in meccanica di precisione accompagnando lo sviluppo dell’automotive. Oggi stiamo vivendo la trasformazione verso il digitale, accompagnando l’arrivo in Puglia di tantissimi player digitali. Questo è stato possibile grazie al fatto che nell’università prima, nel Politecnico poi, c’è stata la capacità di anticipare queste tendenze. Oggi siamo chiamati ad immaginare l’impatto dell’Intelligenza artificiale e del quantum computing. In tutto questo percorso, il Politecnico di Bari, di cui sono rettore, è oggi l’università italiana con il più alto tasso di occupazione dei propri laureati. E lo facciamo con il 70% dei nostri laureati che rimangono a lavorare nel Mezzogiorno del Paese. Questo per me è un grande motivo di orgoglio e rappresenta, in forma estremamente sintetica, come l’università, gli studi scientifici e tecnologici, possano avere un ruolo determinante nello sviluppo del territorio che li ospita. Abbiamo sentito parlare molto di Intelligenza artificiale. Penso che siamo in un’impasse perché è tipico dell’umano sopravvalutare quello che sta per succedere nel brevissimo periodo, quello che può succedere in un anno, e sottovalutare quello che può succedere in dieci anni. Faccio un esempio: appena abbiamo visto per la prima volta la posta elettronica, ci è subito sembrata una cosa potente; però per anni abbiamo continuato a usare il fax. Poi, solo dopo anni, sia le università che le imprese sono riuscite a incorporare effettivamente questi sistemi nelle loro attività quotidiane e produttive. Succederà la stessa cosa con l’IA. Ci arriveremo in un tempo che è difficile prevedere. E sta alle universi-
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