Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2024

67 Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2024 CONVEGNO NAZIONALE tà cercare di fare uno sforzo predittivo e far entrare l’Ia nelle modalità quotidiane di lavoro delle università, che sono chiamate ad essere delle teste di ponte che possono aprire delle strade per tutti gli altri, a cominciare dalle imprese. L’integrazione fra università e azienda non serve ad aziendalizzare l’università, che deve mantenere il proprio ruolo di essere costruttore di consapevolezza e di coscienza, ma dobbiamo far vedere da subito ai giovani a che cosa serviranno quella consapevolezza e quella coscienza che noi vogliamo far costruire loro studiando sui libri. E abbiamo la necessità comune di attrarre più talenti verso le università e non lo possiamo fare attraverso il racconto, bisogna mostrare il punto di arrivo, spiegare perché. E lo possiamo fare soltanto insieme, università e azienda, andando a parlare con i ragazzi, proponendo loro modelli formativi innovativi. GIUSEPPINA DI FOGGIA: Non lasciare indietro nessuno Qui a Bari abbiamo uno dei nostri siti industriali e nel piano di sviluppo decennale di Terna prevediamo un investimento di circa due miliardi di euro, prevalentemente per la realizzazione di una nuova stazione elettrica ma anche per raddoppiare il collegamento tra l’Italia e la Grecia. Nel piano quinquennale 24/28, prevediamo di assumere 1.400 nuovi dipendenti, di cui mille nel 2024 e nel 2025. Ci sta a cuore quindi il tema della mancanza di alcune skills, alcuni tipi di risorse molto pregiate. Cito gli ingegneri elettronici ed elettrici, ma anche esperti di cyber, data scientist, tecnici specializzati. È fondamentale la vicinanza delle aziende agli studenti, che sin dai primi anni di scuola dovrebbero essere messi a contatto con le aziende e capire, con certi studi, che cosa potranno fare in futuro. Lo dico anche per esperienza personale. Ho scelto ingegneria elettronica non perché sapevo con precisione quale sarebbe stata la mia occupazione, l’ho fatto per curiosità, ma amavo la letteratura, l’arte ed altri interessi. Quando poi ho avuto l’opportunità di lavorare ai Bell Labs, dove hanno inventato il transistor, dove hanno lavorato nove Premi Nobel, mi sono sentita fortunatissima, ma è stato qualcosa che ho capito dopo. Se l’avessi saputo prima di un’opportunità del genere … La formazione continua è ormai è una necessità perché il digitale c’è, non si può prescindere, e questo ha stravolto il modo di lavorare, ma è un processo continuo. Tanti mestieri cambieranno, tanti non ci saranno più, altri nuovi ne verranno. È fondamentale quindi assicurare che i dipendenti abbiano culturalmente la predisposizione ad acquisire nuove competenze. Con tre università del Sud abbiamo creato un master di secondo livello che riguarda la digitalizzazione del sistema elettrico e gli studenti che conseguiranno questo master verranno automaticamente impiegati, su tutto il territorio nazionale, e soprattutto al Sud. Con il piano strategico 24/28 abbiamo annunciato una fondazione che ha lo scopo di combattere la povertà energetica in Africa e di abilitare al mondo del lavoro. A Tunisi abbiamo creato un Innovation Hub perché realizzeremo il primo collegamento Terna tra l’Africa e l’Europa, vogliamo quindi che le persone in Tunisia, che non hanno l’esperienza dei colleghi in Terna, siano abilitate per fare parte del progetto e di altri analoghi. Per tutti i nostri dipendenti abbiamo creato un piano di People Strategy. Come operatore nazionale, sentiamo la responsabilità di far sì che la doppia transizione ambientale-digitale sia giusta, non lasci nessuno indietro: siamo molto impegnati nella formazione perché riteniamo che sia un mezzo efficace per far sì che le persone che potenzialmente possono rimanere indietro, abbiano accesso a questi nuovi lavori. PIERINO PERSICO: Il potere del cervello e delle mani Quando ho cominciato a fare il lavoro di modellista per l’automotive, realizzavamo a mano i modelli prima dell’avvento del computer, dei modelli matematici, delle frese a controllo numerico. Era un lavoro anche da artista, che prende in mano un blocco di legno o di marmo e ne ricava una scultura. Oggi siamo mille dipendenti, realizziamo nel settore barche, racing, tra le quali Luna Rossa. Il grosso business è il settore automotive. Realizziamo impianti automatici per la sellatura interna dell’auto. Quindi c’è la robotizzazione, l’automazione, impianti che poi devono lavorare 24 ore al giorno negli Stati Uniti, in Messico, all’Est e devono essere collegaFORMAZIONE Con tre università del Sud abbiamo creato un master che riguarda la digitalizzazione dei sistemi di elettrificazione

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