101 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 mazione di personale specializzato e implementazione di software gestionali. Nelle spedizioni internazionali abbiamo introdotto negli ultimi due anni software che facendo uso di Intelligenza artificiale uniscono alla semplificazione indotta dalla digitalizzazione un aspetto predittivo, migliorando l’efficacia e l’efficienza. Investimenti che consentono di guardare alla sostenibilità: non solo mettere il cliente nelle condizioni di scegliere il miglior trasporto in base alla qualità e al prezzo, ma anche proporre scelte consapevoli in relazione alla tipologia di emissioni indotte dal trasporto. È bello porter dire che sempre più vediamo come questo aspetto rappresenti un driver di scelta. Lei è anche molto attivo nello sport e nel mecenatismo. Quale valore aggiunto ha portato questa sua propensione nella sua storia imprenditoriale? Long story short: un valore aggiunto molto consistente. Tralasciamo il tema del ritorno di immagine per l’azienda: branding e sponsorship sono strategie ben documentate, ogni imprenditore può investire per questi obiettivi e calcolarne il valore aggiunto. Dal mio punto di vista, la maggiore ricchezza riguarda due più importanti aspetti. Da un lato il coinvolgimento della propria azienda nello sport: Samer & Co. Shipping ha scelto la pallanuoto per tradizione, e sugli spalti nel fine settimana in cui le nostre tre squadre di Serie A – la maschile, la femminile e la paralimpica – giocano, siamo una grande famiglia a tifare; lo sport ci unisce ben oltre agli obiettivi aziendali. Dall’altro lato, considero lo sport un veicolo formativo: una volta finito il percorso sportivo, molti dei nostri atleti diventano nostri collaboratori. Sono ragazzi e ragazze che hanno imparato cosa è il sacrificio, cosa significa lavorare per un obiettivo, hanno una mentalità vincente: potrei desiderare di più per noi? Formarli sulle technicalities operative, è un passaggio molto semplice quando si parte dal mindset di uno sportivo, con il quale abbiamo condiviso momenti eccezionali di sport, sia nelle vittorie che nelle sconfitte. In questo contesto si legge anche il nostro investimento e la dedizione in Trieste Campus: abbiamo recuperato, attraverso un partenariato pubblico-privato con il Comune di Trieste, un immobile dismesso, ora diventato un centro sportivo che forma i ragazzi e le ragazze nello sport, introducendo valori come l’inclusione, la capacità di integrare sport e studio. Grazie al coinvolgimento di aziende – i nostri “Hearts in the Campus” – sosteniamo i costi per le attività sociali e di integrazione. Che significato ha avuto per lei la nomina a Cavaliere del Lavoro? Sono profondamente onorato. Considero questo riconoscimento come il prodotto del lavoro di tutti, in primis di mio padre e mia sorella, cui si aggiungono tutti i nostri collaboratori: mi trovo in prima linea, a ottenere gli onori che sono il frutto del lavoro di tante persone. Sono contento anche del fatto che il riconoscimento sia arrivato in questa particolare fase della nostra azienda, in cui i miei figli iniziano il loro percorso: Gabriele e Alessandro si impegneranno ogni giorno, avendo ben chiaro l’onore che hanno provato condividendo con me questa nomina. Panoramica Riva Traiana (Trieste)
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