107 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 Il 25% del fatturato annuale viene reinvestito in innovazione. Quali sono stati i progetti più significativi in questo ambito? Il primo in assoluto nel 1998, ovvero il progetto di sviluppo di un centro di lavoro ad alta velocità, finanziato dal MIUR, che ci ha consentito di acquisire le competenze in meccatronica ed automazione, all’epoca impensabili per un’officina meccanica. Oggi siamo impegnati in diversi progetti europei e nazionali, sia in ambito civile che della difesa, finalizzati allo sviluppo di sistemi per il volo autonomo, in collaborazione con il DAC, con SIS118 e con università ed aziende europee. I suoi tre figli Pasquale, Maria Grazia e Andrea la affiancano lungo il percorso imprenditoriale. Come vive il passaggio generazionale? Partendo dal lavoro in prima linea, a contatto con la realtà produttiva, trasferendo le responsabilità nei tempi giusti, con intelligenza ed in particolare con il supporto di tutti i collaboratori. Credo di essere stato fortunato nell’individuare nei tre figli le capacità tecniche, gestionali e di direzione. Ricorda il momento in cui le hanno detto di essere stato nominato Cavaliere del Lavoro? Può descrivercelo? Emozione travolgente, gioia incontenibile accompagnata da un dirotto pianto di felicità per un umile imprenditore che realizza un grande sogno grazie soprattutto ai collaboratori che hanno contribuito ad ottenere questa onorificenza. Ordinata di forza centrale di un velivolo F35
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