Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

117 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 FONDAZIONI ben il bisognoso assistito si deve sentire come cliente e parte di un progetto: è un modo per salvaguardare la dignità personale e avviare la ripartenza. “Quando è nato il Ristorante Solidale – continua il Cavaliere del Lavoro – ci siamo dati quattro prerogative che per noi sono come un distintivo: deve essere un bel locale, perché anche i poveri hanno diritto al bello. Deve esserci un cibo di prima scelta, con menu vario come nei ristoranti aziendali, perché anche i poveri hanno diritto ad un cibo sano, equilibrato e sufficiente. Deve avere un prezzo accessibile e un euro è quello che pagano i dipendenti nelle mense aziendali, perché anche i poveri hanno una dignità da difendere. Infine, il tempo a tavola: non deve essere limitato, perché soprattutto i poveri hanno bisogno di incontrarsi ed incontrare”. In dieci anni Ruben è diventato un punto di riferimento per la città di Milano e la Fondazione, con il tempo, ha ampliato il suo raggio d’azione, collaborando con istituzioni pubbliche, aziende private e associazioni del terzo settore. “È proprio dai momenti a tavola con altri commensali – spiega Pellegrini – con i volontari e lo staff della Fondazione che nascono i progetti per l’uscita dallo stato di fragilità economica e sociale in cui si trovano i nuovi poveri. Anno dopo anno abbiamo allargato il nostro ombrello sociale. La Fondazione è diventata anche il principale vettore dei programmi che vedono la Pellegrini impegnata nel sostegno al territorio in cui opera. Dopo il ristorante solidale Ruben e i numerosi progetti ‘oltre il cibo’ che ne sono derivati, sono nati “Food out”, un progetto scientifico su cibo e autismo e “Work out”, un progetto per favorire l’inserimento lavorativo di persone con disturbi dello spettro autistico nell’ambito dei team Pellegrini”. La visione di Pellegrini, che coniuga pragmatismo imprenditoriale e sensibilità umanitaria, è al centro di ogni progetto, dimostrando che il successo economico può e deve essere uno strumento per generare benessere collettivo Ernesto Pellegrini è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 1990. È presidente della Pellegrini da lui fondata nel 1975, primo nucleo di quello che sarebbe diventato un gruppo leader nel settore dei servizi a livello nazionale e internazionale. Oggi il Gruppo comprende ristorazione collettiva e commerciale, welfare aziendale, distribuzione automatica, pulizie e servizi integrati, vendita di carni fresche e di derrate alimentari. È presente oltre che in Italia, in Svizzera, Angola, Congo, Nigeria, Camerun, Emirati Arabi Uniti ed Egitto. I dipendenti sono 10.000

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=