Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

15 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 PRIMO PIANO A colloquio con Paolo ARRIGONI Efficienza ed energy release PER SOSTENERE LE IMPRESE economia italiana sta affrontando una doppia sfida energetica: da un lato la decarbonizzazione, dall’altro la necessità di ridurre i costi energetici per le imprese, quasi doppi rispetto alla Francia e superiori del 45% rispetto alla Germania. Ne parliamo con Paolo Arrigoni, presidente del Gse (Gestore dei servizi energetici). Presidente, quali sono le scelte più urgenti in materia di energia? L’impennata dei costi energetici legata all’aumento generalizzato del prezzo del gas si riverbera sui mercati energetici europei in maniera differente. In Italia questo incremento sta avendo una maggior incidenza e il costo dell’energia, che rispetto al periodo pre-Ccovid già scontava un costo maggiore di circa il 15% rispetto agli altri paesi, ha oggi raggiunto livelli che rischiano fortemente di rendere il nostro tessuto produttivo decisamente meno competitivo. Per diminuire questo gap è necessario ridurre la nostra dipendenza dal gas, che comunque resta nel medio termine fondamentale per garantire al Paese una base load affidabile, attraverso l’efficientamento energetico e la diffusione delle fonti rinnovabili, non solo elettriche ma anche incrementando la produzione di biometano; soluzioni queste che contribuiscono ad attenuare i costi energetici, riducono la dipendenza energetica e supportano il percorso di decarbonizzazione che il Paese si è impegnato a compiere. Il Gse sta operando su più fronti: quali sono i principali? Il Gse, braccio operativo del governo e promotore dello sviluppo sostenibile del Paese, sta trasformando il proprio ruolo da soggetto attuatore a soggetto facilitatore e abilitatore della transizione energetica. Le molteplici attività in cui è impegnato possono esser ricondotte a quattro direttrici di azione: l’operatività, il monitoraggio, il supporto e la promozione. Sono circa 30 i meccanismi di incentivazione che gestiamo dedicati allo sviluppo degli impianti a fonti rinnovabili, degli interventi di efficienza energetica e della mobilità sostenibile e siamo il soggetto gestore di diverse linee di investimento del Pnrr, di cui sei relative la Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” per l’assegnazione di 8,3 miliardi di euro di contributi, e una settima linea relativa a Piano Transizione 5.0 da 6,3 miliardi di euro. Monitoriamo il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità intermedi e al 2030 del Pniec (Piano Energia e Clima), supportiamo il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) nell’aggiornamento del Pniec e nella definizione della struttura normativa e di regolamentazione, assistiamo le Pubbliche amministrazioni, centrali e locali, nell’attuazione delle proprie politiche Paolo Arrigoni L’

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