Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

17 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 PRIMO PIANO nella disponibilità del Gse al prezzo agevolato di 65 Euro/MWh, impegnandosi ad investire nella realizzazione di impianti a fonti rinnovabili. L’energia prodotta dai nuovi impianti permetterà di coprire parte del fabbisogno energetico delle aziende e, nei 20 anni successivi alla realizzazione, di restituire al Gse l’energia comprata a costo calmierato. Siete impegnati anche nel settore agricolo con i fondi del Pnrr. Come stanno rispondendo le imprese e quali sono gli obiettivi? Con tre procedure competitive abbiamo ammesso circa 22mila domande di accesso ai 2,35 miliardi di euro di contributi previsti dal Pnrr per lo sviluppo del parco agrisolare italiano. Gli impianti delle aziende agricole assegnatarie degli incentivi, oltre a ridurre i costi energetici, garantiranno al sistema energetico nazionale una potenza rinnovabile cumulata di almeno 1,5 GW. Con la procedura dedicata all’assegnazione del fondo da 1,1 miliardi di contributi previsti dal Pnrr per lo sviluppo dell’agrivoltaico avanzato, sono stati invece ammessi 540 progetti, per una ulteriore potenza rinnovabile pari a 1.548 MW: un valore decisamente maggiore rispetto all’obiettivo previsto di 1,07 GW. In favore del comparto agricolo non vanno, inoltre, dimenticati i fondi per lo sviluppo del biometano attraverso tariffe incentivanti e contributi in conto capitale. Si tratta di 1.730 milioni che, stimolando l’economia circolare, permetteranno alle aziende agricole di valorizzare gli scarti agricoli, zootecnici e della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, trasformandoli in risorsa. Lo sviluppo del biometano è essenziale per la decarbonizzazione dei trasporti e permetterà di aumentare la sicurezza energetica nazionale. Le prime quattro procedure dedicate allo sviluppo del biometano hanno assegnato fondi a 273 progetti di nuova realizzazione di impianti o riconversione di impianti a biogas esistenti. Ben 255 di queste iniziative riguardano la valorizzazione degli scarti agricoli e zootecnici. Ulteriori 193 milioni finanzieranno le pratiche ecologiche dedicate all’efficientamento energetico degli impianti esistenti. Qual è lo stato di salute delle rinnovabili in Italia e quali gli obiettivi che nel prossimo futuro possiamo raggiungere? Nei primi dieci mesi del 2024 si sono aggiunti 6,2 GW di potenza rinnovabile ai 67 GW di capacità installata a fine 2023. Un dato in costante crescita negli ultimi anni, considerati gli incrementi di circa 1 GW nel 2021, nel 2022 di 3 GW e nel 2023 di 5,7 GW. Per raggiungere l’obiettivo previsto nel Pniec di 131 GW di capacità rinnovabile installata al 2030 occorrono ulteriori 57 GW. Al netto delle iniziative di mercato o relative ad accordi con PPA che si avranno, i meccanismi di incentivazione già varati (DM CER e autoconsumo diffuso, Energy Release) o in via di approvazione che saranno gestiti dal Gse, tra cui i bandi previsti dal FER2 e dal FERX cumulativamente saranno potenzialmente in grado di garantire circa ulteriori 85 GW di nuova potenza rinnovabile al 2030, assicurando al nostro Paese, oltre che di rispettare gli impegni presi in ambito europeo, una maggiore indipendenza energetica e una riduzione generalizzata del costo dell’energia. Il nostro obiettivo è quello di supportare le aziende italiane nel massimizzare i benefici dell’autoproduzione di energia, creando le condizioni per beneficiare di agevolazioni Foto lariba © 123RF.com

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