35 FOCUS Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 Europa ha vissuto negli ultimi decenni una condizione di particolare favore: alla difesa pensavano gli Usa con l’ombrello atomico; l’energia a basso prezzo arrivava dalla Russia e dall’Africa; le produzioni di massa erano appaltate alla Cina. Ma ora tutto è cambiato, come segnala Mario Draghi. Gli Stati Uniti non sono più disposti a fornirci gratis la sicurezza; con l’aggressione russa all’Ucraina si è quasi azzerato il flusso di gas dalla Russia; la Cina non si contenta più di fornirci produzioni di bassa qualità ed è diventata un pericoloso competitor su prodotti tecnologicamente avanzati, dalle auto elettriche ai pannelli fotovoltaici. Questa “rivoluzione copernicana” impone all’Europa un profondo ripensamento del suo ruolo, della sua architettura istituzionale e delle sue politiche. Non basta più l’Unione “incompiuta”, costruita sulle intese intergovernative e sulla moneta unica, in cui le decisioni strategiche su politica estera, difesa, energia, innovazione e finanza sono rimasti agli Stati nazionali. E non basta più un bilancio Ue che è poco più dell’1% del Pil europeo, mentre il bilancio federale Usa supera il 20% del Pil americano. Su questo scenario inizia la sua navigazione la nuova legislatura europea e la nuova Commissione di Ursula Von der Leyen con il nostro Raffaele Fitto vice presidente esecutivo alla Coesione e al Pnrr (insieme al commissario all’Economia Dombrovsky). Le bussole sono il Rapporto Letta sul mercato unico e il Rapporto Draghi sulla competitività. Le sfide da affrontare sono decisive e si possono riassumere in questi capitoli. Un nuovo rapporto con gli Stati Uniti Il Presidente Trump ha lanciato due sfide esplicite all’Europa: la prima è il riequilibrio della bilancia commerciaLE SFIDE DELL’EUROPA: da Trump al debito L’ Fonte: Parlamento europeo PARLAMENTO EUROPEO 2024-2029 sessione costitutiva 188 77 Renew Europe EPP ECR Patriots for Europe ESN NI Greens/EFA S&D The Left 53 136 46 78 84 25 33
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