43 FOCUS Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 mio e degli Investimenti”, costruita sulle basi dell’incompleta Unione dei Mercati dei Capitali. Per farlo è necessaria una maggiore integrazione in tre aree chiave: l’offerta di capitale, la domanda di capitale e la struttura del mercato e il framework istituzionale che governano il movimento di tale capitale. L’industria italiana si lamenta per l’alto costo dell’energia: quasi il doppio di Francia e Spagna e il 45% in più rispetto alla Germania. Anche qui potrebbe aiutare un mercato più unito? Assolutamente sì. Un mercato dell’energia pienamente integrato a livello europeo rappresenterebbe un passo decisivo per ridurre le disparità nei costi tra i paesi membri e garantire condizioni più competitive per imprese e cittadini. Superando le attuali frammentazioni, l’Europa sarebbe in grado di ottimizzare l’uso delle risorse energetiche, sfruttando appieno le economie di nergia e della finanza, per poter competere ad armi pari coi colossi statunitensi e cinesi. In terzo luogo, semplificare le regole del mercato unico e ridurre gli oneri burocratici ad esso collegati, così da sbloccarne il potenziale inespresso, favorirne l’attrattività e sostenere l’innovazione. Lei ha posto particolare enfasi nel sottolineare la necessità di unione del risparmio e degli investimenti, denunciando una “fuga” del risparmio europeo verso gli Usa. Pensa che ci arriveremo e quali scelte sarebbero necessarie? L’Unione europea è ricca di risparmio privato, ma povera di investimenti strategici. Ogni anno circa 300 miliardi di euro di risparmio europeo fluiscono verso gli Stati Uniti, perché i mercati finanziari europei risultano ben poco attrattivi a causa della loro frammentazione. Questo dato è emblematico di un’inefficienza strutturale che non possiamo più permetterci di ignorare. Se vogliamo che il risparmio europeo sostenga lo sviluppo del nostro continente, è fondamentale realizzare quella che nel rapporto chiamo una “Unione del RisparFoto sirinapa © 123RF.com Un mercato dell’energia pienamente integrato a livello europeo rappresenterebbe un passo decisivo per ridurre le disparità nei costi tra i paesi
RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=