72 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 presidente di F.lli Campagnolo, azienda che rappresenta una garanzia nella produzione di abbigliamento sportivo e per il tempo libero con oltre 18 milioni di capi prodotti ogni anno e la proprietà di cinque marchi. Ma la sua vita professionale inizia su un banco al mercato di Bassano del Grappa. Cosa prova oggi guardando al passato? Quando abbiamo iniziato, la mia era tra le famiglie più povere della città. Mia madre rimase vedova in giovane età con cinque figli maschi, dei quali io ero il più piccolo. Avevo solo un anno e mezzo: ho perso mio padre prematuramente. Ci siamo sempre dati da fare per non pesare su nessuno e siamo andati avanti, crescendo fino alla realtà che ora conoscete. Così abbiamo cominciato da un banco nella piazza della mia città, ma io mi sentivo come un ragno che aspettava la sua preda. L’attesa di un cliente era per me un peso. Non sono mai riuscito a stare fermo troppo a lungo e quindi sin da piccolo mi ingegnavo per uscire da quella realtà che sembrava sospesa. Sono sempre stato più portato a creare e ad eseguire, e in poco tempo ho dato vita, in una mansarda di 12 metri quadrati sopra alla nostra abitazione, a delle piccole produzioni di fascette per la testa partendo dai filati invenduti. L’attività è cresciuta in fretta e, poiché avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse, con la mia auto andavo a prendere ogni giorno cinque ragazze che avevano iniziato a lavorare con me e poi le riportavo a casa a fine giornata. Il mio carattere però non mi porta a pensare al passato, mi occuperebbe tempo che potrei invece impiegare nelle attività del quotidiano. In egual modo, porto con me la consapevolezza del percorso fatto. Come spesso ripeto, mi sento un “giovane di 88 anni”: ho ancora tante idee da sviluppare, perché non so stare fermo nemmeno alla mia età, anche se devo fare i conti con il tempo che inevitabilmente passa. E a proposito di sport: qual è il suo preferito? Da giovane ne praticava? Non avevo la possibilità di praticare sport, si lavorava tutto il giorno, anche il sabato. Nel poco tempo libero a disposizione, la montagna vicino a dove viviamo (il Monte Grappa) è stata la mia palestra e il mio luogo di svago. In generale, amo tutti gli sport purché non siano violenti. Mi piace guardarli e seguirli, e mi piace vedere l’entusiasmo delle persone nel praticarli, soprattutto quando si tratta di competizioni, corse, eventi dove il coinvolgimento e l’emozione si percepiscono in modo forte, anche da chi è spettatore. È Da un banco di filati a più di 1.000 dipendenti CAMPAGNOLO: NON SMETTO DI SOGNARE GIORGIO CAMPAGNOLO Industria abbigliamento sportivo
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