Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

74 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 al 1983 è presidente di Antimo Caputo, azienda fondata da suo nonno nel 1924 e che oggi definisce con orgoglio il “mulino di Napoli”: ci descrive il legame con il suo territorio? Il legame con il mio territorio è molto forte, appartengo a chi con orgoglio si identifica con la Napoli visionaria capace di crescita e produttività. Il Mulino Caputo ha resistito al cambiamento della antica zona industriale ed alla relativa chiusura di molte limitrofe aziende, riuscendo a rimanere unico presidio industriale molitorio emergente nel panorama della città . L’azienda proprio per le sue caratteristiche sia produttive che organizzative è stata accolta e protetta diventando parte integrante del tessuto sociale. I dipendenti, molti dei quali avevano in comodato di uso appartamenti nel palazzo adiacente al mulino, condividevano gli eventi della loro vita personale con la comunità aziendale. In sintesi il mulino era considerato una risorsa da difendere ed un luogo inclusivo di condivisione. Quali sono i segreti dietro l’eccellenza dei vostri prodotti? Il segreto risiede nella passione per la ricerca della qualità che si concretizza nella attenta selezione di miscele di grani di prima scelta macinati lentamente per ottenere un prodotto di altissima qualità e naturale. L’eccellenza del prodotto è costruita sia con attenti studi di laboratorio e relative verifiche in collaborazione con Istituti di ricerca Universitari della facoltà di Agraria, sia rilevando, dal costante confronto con i clienti, le esigenze emergenti per offrire risposte con prodotti mirati alla varietà dell’uso della farina. Il tutto dice il nostro motto “ancora e solo dal grano” Quest’anno Mulino Caputo festeggia il suo centenario: cosa vi portate dietro di questi primi 100 anni di attività? I 100 anni sono un grande traguardo la cui importanza risiede nell’essere riusciti nel cambiamento di 4 generazioni a trasmettere non solo il know how per il raggiungimento della massima qualità del prodotto, ma anche il rispetto dei principi di etica aziendale centrati sul benessere del personale che hanno consentito alla “Azienda famigliare” di trasformarsi in “Famiglia azienda”. La solidità dell’assetto etico di riferimento nei legami familiari ha consentito di superare i vari passaggi generazionali e le relative complessità dei cambiamenti personali culturali e sociali, riuscendo a coniugare la certezza del passato con la capacità di individuare proD Grani di prima scelta e un costante confronto con i clienti CAPUTO: IL SUCCESSO? MERITO DI GENERAZIONI CARMINE CAPUTO Industria alimentare, molitoria

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