Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

84 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 a quando è al timone del Gruppo Lunelli ne ha sviluppato l’internazionalizzazione: quali sono state le principali sfide affrontate per portare un marchio italiano a competere su scala globale? Abbiamo sempre dovuto fare i conti con un competitor, lo Champagne, che da secoli deteneva il monopolio assoluto nell’alto di gamma delle bollicine a livello internazionale ed è un marchio con una notorietà senza uguali. Conquistare spazio non è stato facile: abbiamo proposto il nostro Trentodoc, orgogliosi della nostra identità di bollicina di montagna e ambasciatori dello stile di vita italiano. Nell’ultimo ventennio abbiamo siglato partnership strategiche che hanno contribuito a far conoscere il brand Ferrari Trento e ad affermarci anche nel mondo. Col tempo gli opinion leader, anche oltre confine, hanno iniziato a riconoscere la qualità delle nostre creazioni e a raccontare la diversità delle bollicine, che sono espressione di diversi territori. Tra i tanti riconoscimenti Ferrari Trento è stata nominata per ben 7 volte “Sparkling Wine Producer of the Year” a The Champagne & Sparkling Wine World Championships, la più autorevole competizione internazionale dedicata esclusivamente alle bollicine. Abbiamo collezionato punteggi e risultati di eccellenza assoluta che nessun’altra cantina aveva conquistato prima di noi. Sotto la sua guida, il brand ha sviluppato prodotti molto innovativi: come bilancia l’innovazione con la tradizione, in un’azienda con oltre un secolo di storia? Siamo un’azienda famigliare con una visione di lungo periodo e dei valori ben definiti, quali la costante ricerca dell’eccellenza, il profondo legame con il territorio e l’attenzione alle persone e all’ambiente. Anche in un settore tradizionale come quello del vino, desideriamo innovare sfruttando tutte le opportunità che la tecnologia può mettere a disposizione in campagna e in cantina: dall’automazione dei processi fino all’intelligenza artificiale, ma senza perdere l’ingegno, la creatività e il talento dell’uomo che sono alla base dei nostri vini. Con questo approccio, abbiamo innestato dei processi di innovazione, che, col tempo, abbiamo reso più strutturati, attraverso la costituzione di un’area R&D. Tramite questa funzione monitoriamo gli andamenti di mercato e trend emergenti e introduciamo nuove referenze in grado di rispondere alle nuove richieste da parte dei consumatori. D Al vertice delle bollicine internazionali LUNELLI: LA MIA RICETTA PER L’ECCELLENZA MATTEO BRUNO LUNELLI Industria vitivinicola e delle bevande

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