Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

87 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 joint venture francese che punta a rivoluzionare le terapie cellulari mediante l’uso di Digital Twins, simulazioni cellulari “in silico” che ottimizzano i processi di industrializzazione delle terapie avanzate. L’azienda ha sviluppato inoltre un sistema basato su AI per ottimizzare le liste d’attesa nei CUP. Un software che è in grado di fornire previsioni accurate sulle variabili che influenzano i tempi di accesso alle cure, così da migliorare l’efficienza e l’equità nell’erogazione dei servizi sanitari. Sempre nell’ottica di rispondere alle esigenze di questo settore, il Gruppo progetta e realizza robot e magazzini per automatizzare la gestione delle farmacie. Una tecnologia, hardware e software, che rappresenta un prodotto d’eccellenza internazionale nel campo della logistica farmaceutica. Questi sono solo alcuni dei molteplici progetti che testimoniano l’impegno continuo dell’impresa nello sviluppo di soluzioni innovative per una sanità più efficiente e centrata sul paziente. Come è cambiato il vostro mercato di riferimento a seguito dell’emergenza Covid-19? L’emergenza Covid-19 ha sicuramente ridefinito il mercato della sanità, in particolare accelerando l’adozione di tecnologie digitali e nuovi modelli organizzativi. La pandemia ha messo in evidenza l’urgenza di strumenti capaci di gestire grandi volumi di dati, ottimizzare i processi decisionali e garantire continuità assistenziale anche in condizioni straordinarie. In questo contesto, Gpi ha reagito a più livelli. Ha sviluppato soluzioni come la piattaforma di telemonitoraggio remoto, utilizzata per seguire quasi 100.000 pazienti Covid in Lombardia; ha messo a disposizione un sistema basato su Intelligenza Artificiale per la stratificazione del rischio e la definizione delle priorità vaccinali, implementato in Valle d’Aosta; ha messo a punto e ha gestito, a Valmontone (Roma), il più grande drive-in vaccinale d’Europa. Questi cambiamenti hanno ridefinito le priorità del nostro mercato di riferimento, ponendo al centro dei processi evolutivi l’implementazione di soluzioni avanzate. Il ruolo di Gpi come partner di riferimento nella sanità digitale si è consolidato, grazie alla capacità di fornire risposte innovative e affidabili alle nuove esigenze di questo settore. Quale significato ha avuto per lei la nomina a Cavaliere del Lavoro? La nomina a Cavaliere del Lavoro è per me un riconoscimento che va oltre la sfera personale: rappresenta il valore di un percorso condiviso con tutti coloro che mi hanno accompagnato nel tempo, un viaggio coraggioso, fatto di incessante impegno e ferma volontà di trasformare le idee in soluzioni concrete capaci di migliorare la vita delle persone. Essere da trentasei anni imprenditore mi ha insegato che difficile non vuol dire mai impossibile. Mi auspico che il titolo di Cavaliere del Lavoro possa essere il giusto mezzo per trasmettere alle giovani generazioni questo messaggio. Credo inoltre che questa Onorificenza sia anche una grande presa di responsabilità: verso la valorizzazione delle intelligenze che compongono l’impresa, verso le famiglie e i territori che gravitano intorno a Gpi. La foto che ritrae il momento della consegna dell’Onorificenza da parte del Presidente Mattarella credo rappresenti la sintesi più efficace del mio sentire: un sincero sorriso che esprime gratitudine verso chi mi ha sostenuto in questo vivace percorso. Robot RIEDL Phasys, uno dei più evoluti sistemi di automazione per la distribuzione dei farmaci

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