Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

88 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 ggi è CEO di Hitachi Rail. Nel corso della sua carriera ha ricoperto numerosi incarichi ai vertici di aziende del settore ferroviario. Quali le sfide più complesse? Ho lavorato molto all’estero e poi sono tornato in Italia, ma anche qui ho sempre coordinato squadre di lavoro internazionali. Lavorare con persone provenienti da diverse nazioni è un arricchimento culturale e professionale: può essere proprio questa una delle sfide più interessanti. Un’altra è adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato: il settore ferroviario ha subìto una trasformazione profonda, dovuta alla digitalizzazione dei processi produttivi, ma anche dei prodotti veri e propri: si pensi al segnalamento ferroviario, che da elettromeccanico sta diventando per l’appunto digitale. Pensare oggi a un treno senza strumenti digitali è impossibile, abbiamo affrontato questo cambiamento con entusiasmo e raccogliendo grandi successi. L’Italia è tornata a essere un Paese cui il mondo dell’industria ferroviaria guarda con interesse. Poi c’è la sfida dell’integrazione di tecnologie avanzate in un’industria storica come la nostra. A proposito di tecnologie avanzate, sotto la sua guida, Hitachi Rail ha sviluppato il primo Frecciarossa 1000 e il treno ibrido a batteria “Masaccio”, una delle prime soluzioni di mobilità sostenibile a combinare trazione elettrica e batterie. Cos’altro prevede per il futuro il vostro piano per la sostenibilità? Io credo fortemente in quella che in Hitachi definiamo “social innovation”. Penso, cioè, che l’uso di tecnologie avanzate consenta di affrontare le sfide sociali per migliorare la qualità della vita delle persone. Questo non solo per una volontà astratta di fare del bene ai paesi in cui operiamo, ma anche perché crediamo così di raggiungere un vantaggio competitivo nel nostro mercato e contemporaneamente di rendere il nostro pianeta un posto più inclusivo e sostenibile. Proviamo a ragionare con la testa dei nostri clienti operatori ferroviari e anche dei passeggeri che saliranno a bordo dei nostri treni, pensiamo a prodotti sostenibili. Io stesso assieme alla mia squadra ho ideato, anni fa, soluzioni per migliorare la vivibilità dei nostri treni regionali a due piani, che oggi percorrono le ferrovie praticamente di tutte le regioni italiane. Il tasso di riciclabilità dei materiali utilizzati per costruire il nuovo Frecciarossa 1000 è stato aumento al 97,1% mentre quello di recupero tocca il 98,2%. Oggi, il nostro piano per la sostenibilità prevede l’implementazione di soluzioni ancora più innoUn team di 24mila persone al servizio dei trasporti MARINO: LE COMPETENZE SONO LA NOSTRA FORZA GIUSEPPE MARINO Industria ferroviaria O

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