Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

94 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 a Banca Popolare Pugliese, di cui è presidente, negli ultimi anni ha ampliato la propria presenza territoriale, arrivando a contare oggi oltre 250 mila clienti e più di 100 filiali in cinque regioni. Quali sono state le principali sfide lungo questo percorso? Il percorso di crescita della Banca si snoda nell’arco di molti anni e oltre ad essersi realizzato con l’impegno costante di chi ci lavora e ci ha lavorato, si è anche realiz- zato per linee esterne, attraverso una serie di fusioni, di incorporazioni e di acquisizione di sportelli da altre banche. Così operando l’attuale Banca Popolare Pugliese assomma in sé sei banche popolari e quattro banche di credito cooperativo. Le une e le altre con sede nelle province di Lecce e Brindisi e questo spiega la maggiore concentrazione di sportelli nelle due provincie ed anche le più consistenti quote di mercato. In anni più recenti, poi, la Banca Popolare Pugliese è subentrata in un certo numero di sportelli ceduti da altre banche e ha acquistato una banca privata con sede a Benevento, estendendo in questo modo la sua presenza, oltre che in Puglia, anche in Campania, Molise e Abbruzzo. Della Banca di cui oggi sono presidente, sono stato a lungo direttore generale e ho perciò vissuto in prima persona il processo di crescita descritto. Per una banca non è facile operare nel Mezzogiorno: la presenza delle imprese è meno diffusa rispetto a quanto accade nelle regioni più sviluppate e – nelle condizioni in cui operano, a parte le pur numerose lodevoli eccezioni – sono di dimensione inferiore e più esposte ai rischi. A queste condizioni impegnative che caratterizzano la gestione e lo sviluppo di una banca nel Mezzogiorno si è aggiunta una regolamentazione di settore che ha contribuito a far sì che delle numerosissime banche che fino a trenta/quarant’anni fa operavano nel Mezzogiorno, oggi ne siano rimaste quante si contano – al più – sulle dita di due mani: la selezione è stata feroce! Come si concilia il legame con il territorio e la comunità locale con un universo bancario sempre più digitalizzato? Esiste proprio su questo argomento una ricerca della professoressa Elena Beccalli dell’Università Cattolica che approfondisce l’argomento e perviene alla conclusione che non esiste contraddizione fra l’essere banca di territorio e l’utilizzo dei canali digitali. È esperienza di quest’ultimo decennio che l’operatività ordinaria dei clienti con la propria banca si sposta progressivamente sui canali digitali. Questa tendenza è destinata a svilupparsi sempre di più, man mano che le L VITO ANTONIO PRIMICERI Terziario, credito Legame con il territorio e “biodiversità” bancaria PRIMICERI: IL DIGITALE HA DATO VALORE ALLE PERSONE

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