Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

95 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2024 persone anziane lasciano spazio ai giovani, certamente più adusi all’utilizzo di forme digitalizzate di accesso ai servizi bancari. I legami con il territorio, però, non si coltivano soltanto assicurando versatilità nell’utilizzo dei servizi bancari, ma anche – e forse soprattutto – alimentando un rapporto con i clienti più attento e meno frettoloso e assicurando la massima capacità di ascolto, sia nel momento in cui si programmano gli investimenti, sia nel momento in cui è necessario superare qualche difficoltà. Questa è la caratteristica delle banche di territorio che ne legittima pienamente l’esistenza! In un Paese come l’Italia in cui oltre il 90% degli occupati fa capo ad aziende medio/piccole e piccole, l’esistenza di banche di territorio, integra e completa l’offerta di prodotti e servizi bancari delle grandi banche, realizzando una sorta di biodiversità bancaria, in grado di soddisfare meglio le esigenze delle aziende di ogni dimensione e complessità. Se si guarda indietro, ha qualche rimpianto? Potrei rispondere di no! Per lunga parte della mia esistenza ho potuto lavorare in posizione di vertice in cui il collegamento fra impegno e risultati è sempre immediato. A ben vedere è un privilegio, specialmente per il fatto che le cose – grazie a Dio – sono andate bene. Un rimpianto comunque ce l’ho. Dirigere un’azienda – e lo sanno bene tutti coloro che quotidianamente lo fanno – è un impegno assorbente che lascia poco spazio ai diversivi e poco tempo da dedicare alla famiglia. Ho avuto la fortuna di avere una moglie che alla famiglia e ai figli ha dedicato tutta se stessa e alla quale ho finito col delegare tutto, dalla gestione della famiglia all’educazione dei figli. Risultato: ho tre splendidi figli che ho ritrovato grandi, professionisti e con famiglia, ma dei quali ho perso tanti momenti della loro infanzia e della loro adolescenza. Su suo impulso, nel 2013 è stata costituita la Fondazione “Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri”, ente non profit diretto a sostenere iniziative in settori come arte, salute e solidarietà. Quali sono le iniziative più belle in cui è stata coinvolta la Fondazione? La Fondazione “Banca Popolare Pugliese-Giorgio Primiceri” nasce alcuni anni fa per realizzare iniziative nei settori sociosanitari, della cultura e dello sviluppo del capitale umano. L’aver accumunato al nome della Banca quello di Giorgio Primiceri è stata un’iniziativa del Consiglio di amministrazione della Banca; io sarei stato in conflitto di interessi, perché Giorgio Primiceri era mio padre. È stato lui che ha messo a dimora la piantina che poi è diventata l’attuale Banca e l’ha dotata di spirito di intrapresa e di grande attenzione al territorio ed agli operatori economici. Io, che ho avuto la fortuna di vederlo lavorare, ne ho assorbito lo spirito e ho ereditato un patrimonio di relazioni e di stima. Sono quindi felice che il suo nome continui a proporsi all’attenzione dell’ambiente in cui la Banca opera. La Fondazione interviene per soccorrere istituzioni che si occupano degli ultimi, restaura opere d’arte, promuove la cultura con manifestazioni di spessore e aiuta i giovani ad eccellere, finanziando progetti di ricerca, dottorati e master universitari. Si è banca del territorio anche in questo modo! Cosa rappresenta per lei l’Onorificenza di Cavaliere del Lavoro? Alla notizia del conferimento dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro sono rimasto incredulo ed enormemente contento. Incredulo del fatto che tanto onore era stato riservato proprio a me fra tanti imprenditori che hanno fatto la storia dell’imprenditoria italiana e del fatto che era stato riconosciuto il merito di un manager che ha sempre e soltanto lavorato nell’interesse degli altri e per far crescere un’azienda che non gli apparteneva. Contento perché vedevo in quel momento riconosciuto al massimo livello l’impegno e i sacrifici di oltre mezzo secolo di lavoro, spesso senza risparmio. Essere Cavaliere del Lavoro ha significato per me entrare a far parte di una rosa ristretta di persone i cui meriti la Repubblica ha voluto riconoscere! Per me è stato molto di più di quanto potessi aspettarmi e di questo sono grato a Dio e agli uomini che hanno operato perché questo accadesse. Banca Popolare Pugliese

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