44 FOCUS Civiltà del Lavoro | gennaio • febbraio • marzo 2025 ni di eccellenza in aree particolarmente delicate e complesse come la cardiochirurgia, l’oncologia e l’ortopedia. Sono i dati a restituirci, plasticamente, questa immagine: le strutture di diritto privato rappresentano il 31% dei posti letto del Ssn e assicurano, oggi, più di 1/4 dei ricoveri nazionali, impiegando circa 1/10 della spesa ospedaliera complessiva. Una attività, questa, nella quale è altissimo l’impegno ai fini di promuovere modelli organizzativi innovativi e nella garanzia di elevati standard di qualità assistenziale: a titolo esemplificativo, a livello nazionale, secondo l’ultimo Rapporto sulla qualità degli outcome clinici negli ospedali italiani, elaborato da Agenas e da Aiop, delle 511 strutture di diritto pubblico valutate, il 9% riportano tutte le aree cliniche validate di qualità alta o molto alta; mentre delle 297 strutture di diritto privato, quelle con standard elevati sono, invece, il 27%. In questo contesto, come imprenditrice di una realtà che opera nel panorama sanitario siciliano, come past president e vice presidente dell’associazione maggiormente rappresentativa degli erogatori di diritto privato e attuale presidente della sua articolazione regionale, ritengo di primaria importanza promuovere tutte quelle azioni in grado di coniugare qualità dell’assistenza, innovazione tecnologica, ricerca scientifica, opere di miglioramento e ammodernamento dell’edilizia: il tutto a beneficio dei pazienti e dell’economia locale e nazionale. Promuovere modelli organizzativi avanzati, capaci di rispondere con flessibilità ed efficienza alle esigenze di salute della popolazione fa, intrinsecamente, parte della nostra mission imprenditoriale e associativa, intesa come scelta consapevole di una associazione che vuole far conoscere la componente di diritto privato del Servizio sanitario nazionale nella sua totalità: dalla risposta che garantisce ai bisogni di salute della popolazione, alla presa in carico dei problemi della comunità nelle quali opera, alla ricchezza che redistribuisce alla collettività di riferimento. Da qui la politica deve partire per riformare e curare, in modo lungimirante, il sistema: si pensi, ad esempio, a come l’allocazione inefficiente delle risorse, unita a un’errata programmazione della domanda, ha generato tempi d’attesa incompatibili con i principi di equità e appropriatezza clinica. In questo ambito, la componente di diritto privato può – e deve – essere parte della soluzione: è prioritario riflettere sull’estrema variabilità della qualità all’interno delle due componenti del sistema, in ogni Regione e tra Regioni, facendo emergere quelle contraddizioni che devono essere migliorate in un percorso di efficientamento complessivo che tuteli i valori di universalità, solidarietà ed equità ai quali si ispira il nostro Servizio sanitario nazionale. Foto sasirin joykid © 123RF.com Barbara Cittadini è stata nominata Cavaliere del Lavoro nel 2018. È presidente della Casa di Cura Candela, azienda di famiglia attiva dal 1906. La struttura è accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale dal 2007 ed è dotata di una divisone chirurgica, una medica e una di riabilitazione cardiopolmonare. È, inoltre, un centro di eccellenza per la fecondazione assistita. La Clinica Candela è capofila di un progetto europeo di sviluppo di terapie cellulari per patologie epatiche acute e croniche e per la riattivazione dell’endometrio
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