49 FOCUS Civiltà del Lavoro | gennaio • febbraio • marzo 2025 pubbliche. Questo alto volume di prestazioni, connotate da complessità media superiore a quelle delle strutture pubbliche, ha assorbito solo il 13% della spesa ospedaliera complessiva. Da questi dati si comprende come la proposta di eliminare o limitare la componente di diritto privato del Ssn, che è estremamente efficiente oltre che efficace, comporterebbe un notevole aumento dei costi per il sistema nel suo complesso determinandone rapidamente l’insostenibilità. Al contrario un aumento delle prestazioni affidate alle strutture accreditate di diritto privato si rifletterebbe in un risparmio che libererebbe risorse da destinare subito alla lotta alle liste d’attesa e anche, eventualmente, all’ampliamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), che definiscono quali prestazioni sono comprese fra quelle erogate dal Ssn. Avendo studiato i sistemi sanitari di molti paesi, mi sono convinto che i sistemi sanitari composti solo da strutture di diritto pubblico come quelli composti solo da strutture di diritto privato non riescono a raggiugere buoni livelli di salute pubblica quanto invece i sistemi misti come quello italiano. La virtuosa competizione che si instaura quando soggetti di natura differente collaborano alla realizzazione di un piano sanitario condiviso mette a vantaggio dell’intero sistema ogni differente competenza e punto di forza. Per questo, a mio parere, il Sistema sanitario nazionale italiano è stato capace di ottenere ottimi punteggi nelle classifiche internazionali nonostante lo scarso finanziamento. Secondo il rapporto Health at a Glance di Oecd 2024, nel 2022 in Italia la spesa sanitaria assorbiva in totale il 9% del Pil contro la media Ee di 10,4%. Le strutture di diritto privato investono in infrastrutture e tecnologie senza ricorrere a finanziamenti pubblici e sostengono un notevole carico fiscale che contribuisce al reperimento delle risorse attraverso le quali il Sistema sanitario viene finanziato. Per evitare che nei prossimi anni si assista ad un rapido deterioramento dei risultati di salute pubblica fin qui garantiti e per rendere disponibili a tutti i nuovi farmaci e le nuove tecnologie, a mio parere, è necessario affermare, con pragmatismo e senza ideologie, un paradigma di collaborazione e partnership tra pubblico e privato al fine di elaborare strategie sostenibili e che rispondano sempre più ai bisogni che mutano e si evolvono dei cittadini; le strutture accreditate di diritto privato sono a completa disposizione per fare la propria parte come è stato fin dalla costituzione del Ssn nel 1978. GRAFICO RAPPORTO HEALTH AT A GLANCE DI OECD 2024 Fonte: Ocse - Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico Averardo Orta è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2023. Quarta generazione di una famiglia attiva da oltre 130 anni nel settore della sanità privata, ad oggi amministra un gruppo di strutture sanitarie e sociosanitarie con 597 posti letto e più di 600 dipendenti. Nel 2009 costituisce il Consorzio Ospedaliero Colibrì che attualmente conta 23 strutture associate operanti nel settore sanitario e sociosanitario in Emilia Romagna a servizio di circa 50 comuni. La società consortile, di cui è amministratore delegato, gestisce nel complesso 3.430 posti letto e serve oltre 280.000 utenti l’anno
RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=