Civiltà del Lavoro, n. 6/2024

59 FOCUS Civiltà del Lavoro | gennaio • febbraio • marzo 2025 grazio innanzitutto Leonardo che mi ha dato la possibilità di portare sviluppo in un territorio difficile – ha affermato –, che mi ha consentito di contenere lo spopolamento delle nostre comunità ma, soprattutto il mantenimento di intelligenze importanti che non sono state costrette ad andare fuori per avere una sistemazione adeguata. Ringrazio soprattutto i miei collaboratori che hanno reso la mia realtà, competitiva, credibile e affidabile nel mondo”. Nel corso del suo intervento il Cavaliere del Lavoro Villano ha ricordato anche l’impegno dell’azienda per l’innovazione. “Facciamo anche molta ricerca, abbiamo dei prodotti proprietari – ha spiegato –. Ultimamente abbiamo sottoscritto un partenariato pubblico-privato con il 118 per la sperimentazione di un pronto soccorso sanitario rivoluzionario, che potrà dare speranza a tante persone ad avere salva la vita o alleviare le sofferenze di chi incorre in qualche incidente nelle zone più impervie. Come sapete in Italia ci sono più di 600mila infarti cardiaci immediati. Con i nostri droni siamo in grado, in tre minuti, con il defibrillatore di raggiungere il paziente e salvare l’80% delle persone. È sicuramente una missione sociale molto importante e anche occupazionale”. In questo percorso, comunque, non sono mancate le difficoltà, come ha ricordato l’amministratore unico di Officine Meccaniche Irpine. “Quando mi sono insediato nell’area industriale – ha raccontato – ero privo di Internet. A livello di infrastrutture c’era una carenza impossibile: anche la rete elettrica, al di là del costo eccessivo, la rete telefonica. Mentre telefonavo a persone importanti, la linea andava via”. E proseguendo nell’analisi: “Credo che noi possiamo fare molto, al di là di quello che ho fatto fino a questo momento, ma le infrastrutture sono necessarie: porti, aeroporti, ferrovie e soprattutto una scuola all’altezza della situazione perché abbiamo difficoltà a trovare gente preparata, sia diplomata che laureata. Noi Noi vogliamo lavorare con tutti i popoli del mondo e crediamo di essere portatori di democrazia e benessere; perciò chiediamo alle istituzioni pubbliche di darci una mano. Soprattutto l’aspetto burocratico per noi è fondamentale vogliamo fare formazione anche a spese nostre, però la scuola deve fare il suo mestiere fino in fondo”. Il Cavaliere del Lavoro ha infine concluso il proprio intervento sottolineando il ruolo delle Pmi nel Paese: “La piccola e media impresa è un patrimonio importate che va assolutamente salvaguardato anche sotto l’aspetto finanziario – ha affermato – perché un qualsiasi finanziamento da parte di istituti bancari ha tassi di interesse elevatissimi. Noi vogliamo lavorare con tutti i popoli del mondo e crediamo di essere portatori di democrazia e benessere; perciò chiediamo alle istituzioni pubbliche di darci una mano. Soprattutto l’aspetto burocratico per noi è fondamentale. Le decisioni devono essere prese molto rapidamente”. IL DIBATTITO Numerosi gli interventi stimolati dalle relazioni. Laura Calissoni ha espresso dubbi sulla consapevolezza della Commissione Europea riguardo alle difficoltà legate al Green Deal, sottolineando il rischio che decisioni cruciali siano nelle mani di tecnocrati poco informati sulle reali implicazioni industriali. Ugo Salerno ha evidenziato l’inversione di priorità nella transizione all’auto elettrica, affermando che prima di imporre l’elettrificazione del settore automobilistico, l’Europa dovrebbe garantire un’infrastruttura adeguata. Attualmente, le colonnine di ricarica sono ben lontane dagli obiettivi fissati. Marco Bonometti ha ribadito la necessità di abolire le multe sulle emissioni, definire regole di misurazione chiare e rivedere le strategie energetiche, per evitare che l’Europa venga schiacciata tra Cina e Stati Uniti. Carlo Cottarelli ha sollevato una questione semantica e politica: spesso si tende a criticare l’Europa come entità astratta, dimenticando che le decisioni sono prese democraticamente da una maggioranza qualificata. Cesare Valli ha messo in luce l’importanza della rappresentanza industriale a Bruxelles, evidenziando che molte aziende si lamentano delle normative europee senza però impegnarsi attivamente in attività di lobbying, lasciando così spazio a gruppi di pressione meglio organizzati. Michl Ebner ha ribadito la necessità di una maggiore partecipazione dell’imprenditoria alla politica, sottolineando il ruolo cruciale di associazioni come BusinessEurope ed Eurochambres nel rappresentare gli interessi delle imprese. Francesco Averna ha posto l’attenzione sulla necessità di un rafforzamento della difesa europea, data la crescente minaccia degli attacchi cibernetici e le tensioni geopolitiche. Il dibattito ha quindi evidenziato una convergenza sulla necessità di riformare l’assetto istituzionale europeo per garantire una governance più efficace e competitiva.

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