62 Civiltà del Lavoro | gennaio • febbraio • marzo 2025 edizione dei Cinquant’anni del Premio Nonino 1975-2025, dedicata a Benito, “il padre della grappa italiana che ha trasformato la parente povera del vino in una bevanda nobile” (The Times, 8 agosto 2024), ci ha coinvolto – assieme a tutti gli ospiti – con grande emozione. Sì, un’edizione speciale e indimenticabile, anche per la scelta dei Premiati di quest’anno: da Germaine Acogny, l’ambasciatrice della danza africana, a Ben Little, l’irlandese friulano amante del Pignolo, al prestigioso letterato tedesco Michael Krüger, al diplomatico Dominique de Villepin che SCIENZA E LETTERATURA nel segno della grappa Omaggio a Benito Nonino, edizione del Premio Nonino 2025 CULTURA L’ di Giannola NONINO “... con i suoi interventi lucidi e coraggiosi sugli eventi che segnano la nostra epoca fa comprendere, senza polemica violenta, tutta la drammatica situazione internazionale”. La Distilleria Nonino nasce nel 1897 con un alambicco montato su ruote che girava per le campagne del Friuli a distillare le vinacce dei “sotans”, i contadini nullatenenti, ai quali, dopo il lavoro per il padrone, non rimaneva altro che la buccia dell’uva. L’alambicco passa di padre in figlio, finché arriva nelle mani di Benito e mie che iniziamo la battaglia per dare alla Grappa l’onore che le spettava, rivoluzionando Benito la qualità del prodotto ed io la sua immagine. Dopo dieci anni di studi, ricerche, prove e assaggi, il primo dicembre 1973 portò l’idea vincente: contro l’usanza che voleva la
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