Quaderni sulla sostenibilità

Incontri Quaderni sulla Sostenibilità 107 Per questo motivo, condizione necessaria perché sia ap- plicata su vasta scala è il miglioramento progressivo dei metodi di stoccaggio dell’energia. Al momento l’unico metodo maturo tecnologicamente è l’utilizzo di due ri- serve idriche divise da un grande dislivello. L’elettricità in eccesso, ossia non domandata al momento della sua produzione, è usata per pompare l’acqua dalla riserva idri- ca inferiore a quella superiore, dove è conservata finché non si raggiunge un picco della domanda. A quel punto è rilasciata per generare nuovamente elettricità sfruttan- do i metodi di una tipica centrale idroelettrica. Questa forma di stoccaggio è tuttavia costosa e la necessità di grandi dislivelli la rende inutilizzabile per le molte città ubicate in pianure densamente abitate. Un metodo di stoccaggio alternativo attualmente in via di sviluppo è l’utilizzo dell’idrogeno (H2) come vettore energetico. Vettore, non fonte, perché esso non si trova in natura ed è necessaria energia per produrlo dal meta- no o dall’acqua. L’elettricità in eccesso, prodotta da una fonte intermittente come il fotovoltaico, potrebbe esse- re usata in momenti di bassa domanda per produrre in maniere pulita l’idrogeno dall’acqua, che poi potrebbe essere bruciato per produrre nuova energia nel momen- to di picco della domanda. L’idrogeno ha alta densità energetica (1 kg di idrogeno produce circa tre volte l’e- nergia di 1 kg di benzina) e bruciarlo per produrre elet- tricità non provoca il rilascio di CO 2 , ma solo di acqua. Tuttavia, è estremamente difficoltoso liquefarlo e com- primerlo, ed è molto infiammabile. Lo stoccaggio è so- lo una delle tante sfide che oggi coinvolgono il mondo dell’energia, che costituirà nel prossimo futuro un ter- reno fertile per l’innovazione tecnologica, paragonabile, secondo il Cavaliere Bernabè, alla storia recente dell’e- lettronica e dell’informatica. Anche la Federazione Na- zionale dei Cavalieri del Lavoro si impegna a ricoprire un ruolo centrale in questa transizione, come testimo- niato dall’organizzazione di questo convegno. Lo dimo- stra anche, ormai da 50 anni, in un modo più indiretto, sostenendo la formazione universitaria ed extrauniversi- taria dei giovani al Lamaro Pozzani che, forti delle loro competenze specialistiche, ma anche delle conoscenze ac- quisite in Collegio, auspicabilmente potranno contribu- ire alle grandi sfide legate alla transizione energetica. Valeria Termini | 11 aprile 2022 LO SVILUPPO SOSTENIBILE COME OBIETTIVO DEL SISTEMA ITALIA di Giacomo Griseri e Biagio Valenti – Fisica Per affrontare un tema attuale e complesso come lo svi- luppo sostenibile nell’ambito delle relazioni internazio- nali, Valeria Termini, che copre la cattedra di Economia e Regolazione dei Mercati dell’Energia per uno sviluppo sostenibile, è di certo la persona più adatta e preparata. Se infatti il cambiamento climatico è un’evidenza scien- tifica e tutti i Paesi occidentali si dicono unanimemente decisi a fare ciò che è necessario per contrastarlo, i modi e i tempi con cui raggiungere questo obiettivo restano invece motivo di acceso dibattito e tanto sfumati quan- to imprevedibili appaiono i contorni del nuovo ordine internazionale che andrà a crearsi. Dopo la rivoluzione industriale l’energia è stata al centro del nostro mondo e dei suoi cambiamenti. Ha permes- so uno sviluppo vorticoso in tutti i settori e un miglio- ramento medio della qualità della vita senza precedenti. Tutto ciò ha però un prezzo: la dipendenza dalle fon- ti di tale energia. Nell’Ottocento è stato il carbone, poi il petrolio e il gas. Ogni volta che l’approvvigionamen- to di tali risorse è divenuto insufficiente o incerto, sono nate durissime crisi che hanno però spinto la ricerca di nuove fonti e lo sviluppo di nuove tecniche e tecnologie. L’esempio più noto e cronologicamente vicino a noi è la costituzione dell’OPEC, ovvero il potente oligopolio nato negli anni ’60 dall’unione dei principali paesi pro- duttori di petrolio.

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