Quaderni sulla sostenibilità

Incontri Quaderni sulla Sostenibilità 111 A ragione Flick individua un virtuoso modello nell’Ar- ticolo 9 della Costituzione, recentemente integrato. È utile riportarne alcuni brani per rileggerne, alla luce di quanto detto sopra, l’autentico significato. «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica (presente). Tutela il paesag- gio e il patrimonio storico e artistico della Nazione (pas- sato). Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni (futuro).» Le parole di Flick, pronunciate a commento dell’artico- lo, meritano, a mio avviso, una pari rilevanza: «(sott. l’Art. 9) ci ricorda che è troppo importante il pas- sato per scordarcelo, quello bello e quello meno bello, e che il futuro è troppo importante perché non pensia- mo a progettarlo.» Oggi siamo di fronte all’urgenza, dopo anni di futuri- smo tanto dichiarato e poco attuato, di una transizione sostenibile, ecologica e digitale al tempo stesso. Occorre imparare a coltivare un rapporto con la natura che non faccia prevalere la logica del profitto e che realizzi una vera sinergia tra ambiente e mercato. In questo senso, conforta il tema del convegno di quest’anno della Fede- razione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, concentrato sulla transizione energetica. La Federazione rappresenta infatti, al pari dell’Articolo 9, un paradigma emblema- tico di integrazione tra attenzione al passato, cura del presente, responsabilità per il futuro. Forte dei suoi 108 anni di storia e di un assiduo impegno nella formazio- ne dei giovani – il Collegio Lamaro Pozzani ha festeg- giato da poco i suoi 50 anni – la Federazione ha tutte le carte in regola per progettare il futuro e guidare, con la moralità che l’ha sempre contraddistinta, il nostro Pae- se nella transizione sostenibile. Gianfranco Bologna | 31 maggio 2022 LO SVILUPPO SOSTENIBILE COME OBIETTIVO DEL SISTEMA ITALIA di Riccardo Magli – Lettere Moderne Se è vero che un tema così ampio e attuale come quel- lo della sostenibilità, per non risultare banale e distante, ha bisogno di essere trattato con la dovuta preparazio- ne, Gianfranco Bologna è sicuramente fra chi meglio di- spone dei requisiti necessari per affrontarlo con serietà e consapevolezza. Dottore in scienze biologiche, membro del Club di Roma e presidente onorario della Comuni- tà Scientifica di WWF Italia, al momento della conclu- sione, al collegio Lamaro Pozzani, del ciclo di incontri dedicati a sostenibilità e questione energetica, Bologna intitola il proprio intervento con una domanda emble- matica e volutamente provocatoria: è ancora possibile la sostenibilità nell’Antropocene? La risposta, frutto di anni di dibattiti, studi e ricerche, è chiara, puntuale e condivisibile: in una popolazione che supererà, presto, gli otto miliardi di persone e in un pianeta sempre più povero di risorse, non può esserci sostenibilità, per Gianfranco Bologna, se non a patto di “mettere in piedi un mondo diverso dall’attuale”, in cui l’uomo si renda finalmente conto di “essere natura” e di non potersi quindi pensare al di fuori o al di sopra di essa. Ad argomentare, dati e tendenze che lasciano poco spazio all’immaginazione: nel cosiddetto Antropocene, infatti (il termine è una proposta di denominazione per l’epoca geologica attuale, ormai quasi universalmente ri- conosciuta dagli scienziati), per la prima volta nella sto- ria della Terra, una singola specie vivente ha imposto, per la propria permanenza e conservazione, condizioni così invasive da produrre, in un tempo relativamente ri- stretto, effetti pari a quelli che si sono verificati a livello geofisico in miliardi di anni. Punto di riferimento imprescindibile per la questione, nonché dimensione a cui lo stesso Bologna appartiene in prima persona, è il Club di Roma, associazione non governativa di impronta sociale che, fondata nel 1968, fra gli altri, dall’imprenditore italiano Aurelio Peccei, riunisce scienziati, economisti e attivisti in genere con l’obiettivo di individuare e analizzare i principali cam-

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