Quaderni sulla sostenibilità

FAVUZZI: “Con i prosumer aumenta la complessità del sistema” Il workshop è proseguito con l’intervento di Domenico Fa- vuzzi, presidente e amministra- tore delegato Exprivia, il quale ha approfondito il tema della smart mobility. “Sullo sfondo intendiamo la mobilità elettrica, ma parliamo soprattutto di macchine connesse, auto condivise, guida autonoma, di una serie di miglioramenti e della possibilità di usufru- ire della mobilità con modalità innovative”. L’imprenditore ha fatto notare al contempo l’aumento della complessità dell’architettura informatica necessa- rie per far funzionare un sistema così concepito. “Uno strumento che tutti noi utilizziamo ogni giorno come Mi- crosoft Office – ha spiegato Favuzzi – contiene quasi 50 milioni di linee di codice, Facebook ne contiene circa 65 milioni. Un’auto moderna – ha proseguito il Cavaliere del Lavoro – possiede a bordo tra i 100 e i 150 milioni di linee di codice. È già oggi uno dei sistemi software più avan- zati e la previsione al 2030, quando saranno più nume- rose le auto elettriche, è che serviranno 300/350 milioni di linee di codice per far funzionare un’auto moderna”. Nel ricordare l’importanza di un altro tema, quello dell’ef- ficienza energetica, Favuzzi ha sottolineato come dopo lo stop della pandemia gli investimenti in questo setto- re siano ripresi, anche a causa dei cospicui rincari che ha subito il costo dell’energia. Cruciale diventa il ruo- lo delle smart grid, ovvero “reti interconnesse e intel- ligenti che devono consentire più punti di acquisizione dell’energia, ma soprattutto più punti di consumo”, ha spiegato il Cavaliere del Lavoro. “Prima si è parlato dei prosumer, cioè di quei nuovi soggetti che sono sia con- sumatori di energia che produttori. Il loro numero sta aumentando notevolmente”, ha sottolineato. Cosa si- gnifica tutto ciò? Ebbene, “mentre ieri utilizzavamo un certo numero di dati per gestire reti fortemente centra- lizzate – ha spiegato Favuzzi – oggi il forte aumento del numero dei punti di ingresso nella rete, e di uso, porta a una complessità del sistema molto alta, che può esse- re affrontata solo attraverso il ricorso al Cloud, al siste- ma IoT e all’uso di tecnologie molto sofisticate, inclusa l’Intelligenza artificiale”. “Mentre ieri utilizzavamo un certo numero di dati per gestire reti fortemente centralizzate – ha spiegato Favuzzi – oggi il forte aumento del numero dei punti di ingresso nella rete, e di uso, porta a una complessità del sistema molto alta” Estratto da : Civiltà del Lavoro - numero 3 - 2022 Quaderni sulla Sostenibilità 34 Foto phuchit © 123RF.com

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