lizzano un razzo con una ventina di università europee e poi c’è il lancio del razzo in una base militare in Portogallo. È come una start-up e collaborare, lavorare con questi ragazzi, vedere l’entusiasmo, la testa, hanno un progetto industriale, finanziario e ognuno ha un suo ruolo preciso, è bellissimo. Credo che la scuola spalla a spalla con le aziende debba camminare insieme. Abbiamo studiato il primo progetto con il Politecnico di Padova. Erano venuti da noi per creare il cerchione in carbonio che poi non siamo riusciti a realizzare, parlo di dieci anni fa. Il responsabile di questo progetto che era uno studente, è il nostro responsabile di Detroit. Per quanto riguardo l’Aerospace, ne abbiamo già assunti due degli anni precedenti nel nostro settore Aerospace. È anche un’occasione per le aziende ma credo che gli studenti, a qualsiasi livello, debbano entrare nelle aziende con dei progetti, è questo il nostro futuro e anche quello della scuola. La scuola gli dà qualcosa che li faccia interessare e se mettono piede nelle nostre aziende, a fronte di un progetto, può nascere una bella cosa. FRANCESCO GIORGINO Grazie anche per averci sottolineato la comune radice etimologica che c’è tra la parola arte e la parola artigiano perché effettivamente derivano dallo stesso nucleo semantico. Chiudiamo questa ultima sessione con Gianfelice Rocca. Domanda molto ampia in modo che possa spaziare con le sue considerazioni. Questa connessione tra il mondo della scuola prima, dell’università poi ed infine dell’impresa giungendo al lavoro, che direzione deve intraprendere. GIANFELICE ROCCA Presidente Gruppo Techint Noi abbiamo una situazione leggermente diversa perché operiamo con circa 90.000 persone nel mondo e siamo dei preti missionari dell’industria nel senso Il futuro del lavoro 100
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