CARLO PONTECORVO Presidente del Gruppo del Mezzogiorno dei Cavalieri del Lavoro Buongiorno a tutti e benvenuti al Convegno Nazionale della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Un saluto ed un ringraziamento particolare al presidente della Regione Puglia, Onorevole Michele Emiliano; al Sindaco della città di Bari, Vito Leccese; a S.E. il Prefetto Francesco Russo; al Vicario del Questore Aldo Fusco, a tutte le autorità presenti, religiose, civili e militari. Ringrazio il Sovrintendente del Teatro, Massimo Biscardi che ci ospita in questo luogo così spettacolare. Un saluto affettuoso al nostro Presidente Maurizio Sella e grazie a tutti voi per questa significativa partecipazione e presenza. Il tema di questo Convegno, il futuro del lavoro, declinato nei tre aspetti fondamentali, demografia, tecnologia e formazione, è di grande attualità ed è un argomento in un continuo divenire che pone le imprese di fronte a scelte strategiche di governance, espressione di un vero e proprio cambiamento culturale. Dico questo con riferimento alla mia storia, e forse a quella di molti di noi perché, nati in un mondo prevalentemente analogico, espressione della tecnologia corrente in un’epoca ormai vissuta, abbiamo saputo condurre le nostre aziende lungo la strada del progresso, confrontandoci con il mondo del lavoro in continuo cambiamento e che affronta oggi le sfide che sono al centro di questo Convegno. L’innovazione tecnologica, il progresso tecnologico, l’automazione, la robotica, la digitalizzazione, la stessa Intelligenza artificiale, hanno raggiunto livelli altissimi che richiedono competenze sempre più sofisticate che solo un’adeguata formazione può garantire. Una formazione che sappia guardare con attenzione ai giovani, giovani che sono la vera chiave di volta del futuro del lavoro. Giovani che, insieme alla migliore tecnologia, devono essere i protagonisti di un processo che consenta livelli di competitività e produttività più alti, in grado di garantire la crescita e lo sviluppo dell’Italia anche in una più ampia prospettiva europea. Il Mezzogiorno può e deve contribuire, che in questo momento mi sento immeritatamente di rappresentare qui da Bari, in Puglia, Mezzogiorno, un territorio 1. Saluti istituzionali 11
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