Il futuro del lavoro - Atti del Convegno Nazionale di Bari (14 settembre 2024)

di energia che andrà usato. Su questo va lasciata la competizione fra imprenditori. Nel rapporto di Draghi, che ci interessa tutti ed è bello perché lo dibatteremo proprio l’anno prossimo, a Venezia si affronta il problema della governance europea che va cambiata e quando il 7 giugno ne parleremo, vedremo se in un anno il suo rapporto avrà portato a qualche novità. Le nuove tecnologie rendono presto obsolete le conoscenze e le competenze. Per governarle occorre puntare alla formazione. Il digitale è un’innovazione che riguarda innanzitutto l’accesso alla conoscenza. Prima di intervenire sulla realtà, sull’organizzazione dei processi del lavoro, sulle forme di produzione, è infatti necessario avere un’idea della realtà e quest’idea oggi, è filtrata dalle tecnologie digitali. Attenzione, perché per evitare errori bisogna che tutti abbiano gli strumenti per non subirle ma poterle gestire con flessibilità e ottimismo, così come occorre, da parte di tutti, dei più giovani ma anche coloro che hanno più esperienza, una forte determinazione ad apprendere le novità dettate dall’innovazione tecnologica. Bisogna predisporsi ad allenare i muscoli dell’innovazione. Uno scenario sempre più digitalizzato spinge oggi il mondo delle imprese e del lavoro a ricercare e ad acquisire nuove competenze, non solo i digital hard skills, così li chiamano gli americani, ma competenze digitali che definisco una figura professionale, ma anche e soprattutto personale di digital soft skills. Assistevo l’altro giorno, a persona che stimo molto, che di fronte a un’innovazione che non conosceva ha detto: me ne occupo. E perché te ne occupi? Perché devo impararla. Solo se la imparo riuscirò poi a dominarla. Le competenze trasversali quindi e la creatività assumono un peso crescente, anche nei processi di selezione delle persone. Sono stato di recente in Svezia. Fra i paesi europei è uno di quelli a più alto livello di digitalizzazione, al terzo posto nell’indice DESI. Posso testimoniarvi quello che è già stato detto: gli svedesi hanno un livello di accettazione dell’automazione, che è veramente straordinario. È quello che è stato detto prima: non c’è più nessuno. Per fare quasi tutte le attività, dai supermercati a qualunque cosa. Occorre avere una vicinanza, un’accettazione, un ottimismo, una voglia di fare altrimenti non si Il futuro del lavoro 128

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=