Tutto questo è cambiato, per noi oggi arrivare a 70 anni è assolutamente la normalità, come arrivare ad 80 anni, poi sarà arrivare a 90 e oltre. Perché è iniziato un grande cambiamento, da tempo, i cui frutti e le sfide le stiamo vivendo adesso, che è quello della transizione demografica. Che cosa ha fatto la transizione demografica? Ha attivato un processo che evolve con due gambe, la prima è stata quella della riduzione dei rischi di morte, in passato era elevata la mortalità infantile, rimaneva elevata in tutte le fasi della vita e, quindi, nascevano tanti bambini, ma poche persone arrivavano all’età dei genitori, o in età anziana. Quindi c’è una piramide demografica con tanti giovani e pochi anziani. Uno degli aspetti di questo processo della transizione demografica è aver abbattuto e sconfitto la morte prematura, oggi un bambino che nasce in Italia ha elevatissima probabilità, quasi pari a uno, di arrivare all’età dei genitori, di andare oltre, all’età dei nonni e vivere più a lungo. Questo è il primo cambiamento che produce l’aumento della possibilità di arrivare, non solo all’età tradizionale anziana in maniera estesa, ampia, diventare normale arrivare in età anziana, ma anche allungare le fasi della vita nell’età più matura, ciò porta a questa struttura demografica la quale fa sì che il vertice che prima era stretto, è andato ad allargarsi sempre di più. L’altra gamba della transizione demografica è quella della riduzione della natalità. In passato bisognava che ci fosse una popolazione, una natalità pari a cinque figli per donna, perché almeno due arrivassero all’età dei genitori. Quindi, l’equilibrio nel rapporto tra generazioni aveva bisogno di un’alta natalità perché almeno due figli arrivassero a sostituire in media i due genitori. Il fatto che abbiamo sconfitto, attraverso la transizione demografica, la morte prematura, fa sì che adesso bastano due figli alla nascita perché arrivino a sostituire i due genitori, quindi è diminuita anche la natalità. Qual è la configurazione verso cui la rappresentazione demografica va a cambiare la struttura della popolazione? Un vertice che si è ampliato e una base che si è ristretta, per cui noi stiamo andando verso una società fatta in questo modo. Però ci sono due imprevisti all’interno di questo processo, che oggi sperimentiamo, ne siamo consapevoli e producono i loro maggiori indicatori. 3. Prima sessione: demografia e lavoro 33
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