Il futuro del lavoro - Atti del Convegno Nazionale di Bari (14 settembre 2024)

e poi tutti gli assistenti intelligenti, hanno colpito molto l’immaginario di tutte le persone, di tutti noi perché sembra davvero che sia una grande capacità di creazione e di generazione di conoscenze. In realtà non è così e questa è solo una piccola parte dell’Intelligenza artificiale, ci sono ambiti di gran lunga più complessi che avranno applicazioni più profondi di queste. Oggi si dice che l’Intelligenza artificiale generativa va a impattare in maniera pesante sui lavori intellettuali mentre prima, tutte le innovazioni digitali, non impattavano su questo ambito. Sì ma … Cosa significa “sì ma”? Vedendo la sala, credo che tutti noi, quando eravamo dei ragazzini, abbiamo dovuto fare le ricerche scolastiche. Se fossimo stati fortunati ad avere una bella enciclopedia in casa, avremmo scritto, scopiazzando, un po’ di queste cose e questa era la nostra ricerca. Qual era il nostro contributo di effettiva creatività, di riflessione, di approfondimento? Sostanzialmente nullo. Non voglio con questo banalizzare, però l’Intelligenza artificiale generativa, più o meno fa le ricerche, solo che ha un grande vantaggio, noi avevamo le enciclopedie in casa, questa attinge allo scibile umano, tutto lo scibile umano: libri, articoli scientifici, testi, video, musica, quello che volete voi. Quello che può produrre quindi è davvero di grande rilevanza. Tuttavia, dobbiamo stare attenti a due cose: la prima sono le allucinazioni, cosiddette perché ci sono stati casi in cui non è vero che le informazioni prodotte rispondessero alla verità, alla realtà, se le è inventate, e questo sì che è un elemento di creatività; la seconda sono i pregiudizi insiti nei dati con cui questi sistemi vengono addestrati. I pregiudizi possono essere di ogni natura: politica, religiosa, di sesso, di razza, tutto. C’è quindi un grande pericolo da questo punto di vista. Quale sarà allora l’impatto futuro? Credo che sia difficilissimo fare previsioni. Ogni tanto mi diverto a dire che l’unica previsione che mi sento di fare sul futuro è che domani non ci sarà la fine del mondo perché se non ci sarà ci avrò preso e se ci sarà nessuno potrà venirmi a dire che non sono stato bravo a predire il futuro. Oggi l’innovazione tecnologica non è sostanzialmente diversa dalle innovazioni tecnologiche che l’hanno preceduta. Però è caratterizzata da un elemento molto Il futuro del lavoro 58

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