Volendo fare una sorta di bilancio, sulla base delle conoscenze a disposizioni, di quelli che possono essere chiamati fattori di opportunità e fattori di rischio in questo momento, che cosa prevale di più, il fattore opportunità o quello il rischio? SARA BERNARDINI Professore ordinario di Intelligenza artificiale, Dipartimento di Computer Service, Università di Oxford e Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale, Università di Roma “La Sapienza” Voglio solo spendere due minuti all’inizio per dire che il mio ringraziamento va oltre il Convegno, perché senza la generosità dei Cavalieri del Lavoro, probabilmente non sarei su questo palco con le mie qualifiche. Infatti, sono stata una studentessa del Collegio Lamaro Pozzani, dove sono entrata negli anni ‘90 e sono rimasta cinque anni come studentessa di Ingegneria. È stata sicuramente una delle esperienze più formative della mia vita, sia dal punto di vista educativo che umano e proprio in residenza ho iniziato a interessarmi all’Intelligenza artificiale. Ho fatto poi un dottorato, sono andata all’estero, sono ritornata in Italia e sono molto felice di essere qui, oggi, a parlarne con voi. Mi occupo dell’Ia da più di vent’anni ormai e ho avuto il privilegio di osservare e di partecipare in prima persona al suo sviluppo. Quando ho iniziato, negli anni 2000, l’Ia era una materia sconosciuta, suscitava anche un po’ di ilarità dire che si lavorava sull’Ia, adesso invece viene considerata come il perno di una nuova rivoluzione digitale, dopo l’era di internet. Penso che queste effettivamente siano considerazioni giustificate, dati i passi da gigante che l’Ia ha fatto negli ultimi anni. Sicuramente è interessante come l’Ia abbia superato anche le capacità umane in alcuni campi, come la classificazione degli oggetti e la comprensione del testo. Se storicamente l’Ia veniva usata più che altro per consigliare informazioni, oggi viene usata per generare contenuti quindi l’Ia generativa viene usata per costruire testo, il linguaggio naturale viene usato come l’esempio prototipico dei grandi progressi dell’Ia generativa, però siamo andati oltre con la generazione di immaIl futuro del lavoro 60
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