dei lavoratori però qualche studio c’è stato l’anno scorso e vorrei riportare solo qualche dato interessante. È stato fatto un grosso studio da Ipsos che ha intervistato moltissimi manager e imprenditori in tutto il mondo e si è riportato che c’è un forte incremento dell’adozione dell’Intelligenza artificiale in azienda dal 2017 a oggi. Nel 2023, il 55% dei rispondenti a questa intervista diceva di utilizzare l’Intelligenza artificiale, in un modo o nell’altro e che l’Intelligenza artificiale li ha aiutati a ridurre i costi e aumentare i ricavi. Addirittura, ad esempio, nell’industria manifatturiera con grossi guadagni quindi diminuzione dei costi del 55% e aumento dei ricavi del 66%. Cifre significative. Quanto alla produttività dei lavoratori, anche qui ci sono stati degli studi solamente l’anno scorso che però ci danno già qualche indicazione e ci mostrano come i lavoratori si sentano più produttivi, dicano di imparare più velocemente. Vi faccio l’esempio di un campo a me vicino, quello della programmazione. Gli utenti che usano Copilot, che è un’assistente per programmare, dichiarano di essere il 73% più produttivi. Mio fratello fa il programmatore, all’inizio odiava Copilot perché pensava che gli rubasse il lavoro, adesso lo adora perché dice che riesce a produrre di più ed essere molto più efficace in quello che fa. C’è un dato interessante che sembra che l’Ia riesca anche a ridurre il gap tra i lavoratori che hanno più competenze e quelli che ne hanno meno che riescono a imparare più rapidamente quanto devono fare. Il dato negativo che è emerso è che quando il lavoratore si affida eccessivamente all’Intelligenza artificiale, senza ragionare, a quel punto si ha un degrado delle prestazioni. Per quanto riguarda l’idea che io personalmente mi sono fatta sul tema è che i dati non sono, ad oggi, molto attendibili perché sono studi dell’anno scorso e abbastanza limitati, però anche la prospettiva storica ci aiuta. Come è stato detto prima, se ci riportiamo ad altre grandi fasi di trasformazione, come la rivoluzione industriale in Inghilterra, la storia ci suggerisce che l’introduIl futuro del lavoro 62
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