Oggi siamo 1.000 dipendenti, realizziamo opere nel settore barche, racing, tra le quali una in progetto che oggi pomeriggio speriamo vada in porto con clienti americani. Il grosso business è il settore automotive. Realizziamo impianti automatici per la sellatura interna dell’auto ma non in plastica. Quando entri nell’auto tocchi pelle vera o finta pelle, PVC, tessuti quindi c’è la robotizzazione, l’automazione, impianti che poi devono lavorare ventiquattro ore al giorno in Paesi come gli Stati Uniti, il Messico o nazioni dell’Est e devono essere collegati e non si devono fermare. Però nella nostra azienda non abbiamo macchine che producono, non abbiamo impianti, abbiamo delle belle teste con la passione e mani che sanno operare. È tutto custom, dalle barche agli impianti che usiamo, è tutto un creare ex novo. La prima azione dobbiamo studiarla al momento dell’offerta, dobbiamo dire al cliente dell’automotive quanta energia, quante persone devono interagire. Studiamo i materiali del cliente per poter proporre il prodotto quindi abbiamo il reparto di ricerca e sviluppo che studia, non quello che faccio io ma quello che fa il cliente, per offrire delle soluzioni per poter poi partecipare alla gara perché il mondo cammina, non è che stanno aspettando la Lombardia. C’è l’industria cinese dietro quindi dobbiamo “pedalare” e non si finisce mai di investire, anche nella formazione. Se prima si imparava gomito a gomito, la mia azienda operava così, mettendo dentro e affiancando delle persone a chi già era del mestiere, oggi prendiamo sia diplomati che laureati e per tre anni gli insegniamo quello che il Rettore non gli ha insegnato. Dobbiamo fare della formazione post diploma e post laurea perché è un mondo che non conoscono con le sue problematiche, ma è un mondo fantastico perché devi inventare tutti i giorni. Veramente se non ti piace devi cambiare mestiere. È giusto così, bisogna appassionarsi, se non si ha la passione dentro, non si può fare. Sono rimasto “artigiano”. Stiamo collaborando con l’ITS perché è nella nostra zona, siamo stati sponsor del settore formazione della plastica e poi dei composti, adesso sulla meccatronica. Dal Politecnico di Milano sono arrivati per caso perché noi abbiamo i nostri segreti di lavorazione, abbiamo comportamenti come i “carbonari”, lavoriamo i compositi in casa, sono arrivati studenti di Ingegneria Tecnica, Scienza Aerospaziale, che rea5. Terza sessione: tecnologia e lavoro 99
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