Firenze2015 WORKSHOP Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale
cune indicazioni che, spero, possano venire utili per i prossimi appuntamenti che verranno fissati, altrettanto opportunamente, in altre “città d’arte” dopo questo iniziale qui a Firenze. Anche, se lo confesso, avrei preferito che si cominciasse da una città che, come Napoli, di sicuro presenta, proprio nel campo della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ma non solo purtroppo, problemi più complessi e di non facile soluzione e rispetto sia alla stessa Firenze che ad altre no- stre celebri e celebrate “città d’arte”. Una prima riflessione che qui provocatoriamente mi viene di esporre nasce da quanto finora riferito sul tema della tutela e della valorizzazione del nostro patri- monio culturale. Mi è sembrato, infatti, che nei precedenti interventi non sia stato posto con necessaria evidenza un elemento che ritengo assolutamente fondamen- tale e imprescindibile ai fini sia della tutela che della valorizzazione di quel patri- monio: vale a dire la sua conoscenza, con tutte le molteplici, connesse implicazioni e le dirette conseguenze. Perché ritengo – e non sono il solo – che in nessun modo vi possa essere tutela e/o valorizzazione del nostro immenso e variegato patrimonio culturale, fatto di storia e arte, letteratura e poesia, musica, teatro e cinema e altre varie, ma anche di “natura e artificio”, cioè di paesaggio e architettura, di siti ar- cheologici e centri urbani, ma anche di folclore e tradizioni popolari, senza una sua diffusa e non generica conoscenza. Una conoscenza che non può essere né marginale, né occasionale, se si tiene nel giusto conto di quanto varia e diversificata sia la realtà del nostro territorio, dalle Alpi alla Sicilia, da regione a regione, non solo per differenze di natura e geografiche, ma anche o soprattutto per varie vicende di storia e d’arte, per diverse usanze e tra- dizioni locali, per scelte e comportamenti spesso anche contrastanti. Ciò che, in ogni caso, da un lato ne caratterizza identità e apparenze, dall’altro contribuisce, a fronte di altri paesi europei o dell’area mediterranea, ad accrescerne fascino e potere attrattivo: così configurandosi anche, come sempre più spesso si dice e si sente dire, quale unica, eccezionale e invidiabile risorsa, che, per ben note implicazioni di ca- rattere turistico e non solo, può avere un’estesa e positiva ricaduta sul versante sia economico che sociale. Ma che è anche una risorsa che, proprio per le sue origini e per le sue specificità, implica obbligatoriamente, perché sia realmente efficace, La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale: attori e modelli 34
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