Firenze2015 WORKSHOP Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale
L’autonomia sarà positiva anche se servirà a dare capacità di sviluppare piani a medio termine ai responsabili culturali, a valorizzare la presenza di un sito o un museo in un determinato contesto territoriale, a seconda della tipologia di turismo che caratterizza quella determinata area. Non dimentichiamo che in Italia una delle poche cose in crescita negli ultimi anni è stata la spesa dei turisti internazio- nali. Oggi il nostro Paese è quinto nella graduatoria sia degli arrivi da turisti in- ternazionali sia dei ricavi da turismo internazionale. Ma possiamo fare di più. Non dimentichiamo che la Spagna (che ha una dotazione culturale inferiore alla nostra) ha un ricavo da turismo internazionale del 50% superiore al nostro. Per concludere: nei prossimi anni l’evoluzione dell’industria culturale dipenderà in modo sostanziale da come verrà gestito il nodo dell’autonomia. Se l’autonomia verrà utilizzata per allocare meglio le risorse, per liberare il settore dell’eccesso di burocrazia, allora abbiamo davanti un futuro di crescita. Se l’autonomia verrà in- terpretata come la possibilità per ognuno degli attori coinvolti di essere indipen- dente, senza coordinarsi con gli altri, allora è possibile che invece che verso una maggiore semplificazione si vada verso la creazione di un groviglio ancora peggiore. Cosa può fare, e qui termino il mio intervento, un privato nella gestione dei beni culturali? Può fare lo sponsor, il no profit e può fare l’impresa. Qual è la differenza? Nessuno meglio di me (che mi occupo di tutte e tre le cose) può spiegarla. Quando si sponsorizza un evento si concorre a un investimento ag- giuntivo, normalmente si mettono a disposizione delle risorse per acquistare un bene, per restaurare un’opera d’arte…; quando si opera come ente no profit ci si occupa della gestione di un evento, lo si fa di solito con molta cura, con passione, ma un ente no profit non può fare insieme investimento e gestione. L’unica entità che può fare le due cose insieme è l’impresa. Qualsiasi mercato funziona se si combina una buona amministrazione con un buon livello di investimenti. Questa combinazione virtuosa è quanto mai neces- saria, oggi, nel nostro Paese. 3. Interventi dei Cavalieri del Lavoro 49
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