Firenze2015 WORKSHOP Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale

F RANCESCO M ERLONI Ho molto apprezzato questa iniziativa del presidente D’Amato sul tema della va- lorizzazione e tutela dei beni culturali. È un tema molto appropriato, giusto e con- diviso. I Cavalieri del Lavoro debbono essere l’aristocrazia dell’imprenditoria e degli operatori economici e, quindi, hanno il dovere di offrire un contributo in un settore così sensibile e importante per il nostro Paese. Vorrei partire, anzitutto, da una considerazione: cultura e sviluppo economico sono due facce di una stessa medaglia. La cultura favorisce la crescita delle persone e dà una spinta determinante allo sviluppo dell’economia. Lo sviluppo economico, nello stesso tempo, crea l’ambiente, l’entusiasmo e la possibilità di fare grandi in- vestimenti, grandi opere architettoniche, pittoriche o letterarie. L’abbiamo visto nella storia, senza tornare ai tempi classici della Grecia o di Roma, ma limitandosi al Rinascimento – essendo qui a Firenze – possiamo verificare che questa città sia stata non soltanto il centro della cultura, ma anche dello sviluppo economico, dell’artigianato, dell’industria e dell’economia. I banchieri di Firenze, come quelli di Genova e gli artigiani di Milano, sono stati coloro che hanno dato impulso all’Italia del Rinascimento, che hanno fatto crescere quel Paese, fino a farlo diventare in quegli anni, insieme alla Cina, la zona economicamente più ricca e florida del mondo. Poi, nel secolo successivo, nel ’600, non abbiamo più avuto capacità di interpre- tazione e adattamento alle nuove condizioni dello scenario storico, costruito sui mari, sugli oceani e sulla navigazione. La scoperta dell’America ha marginalizzato la nostra posizione geografica, mentre altri paesi come Spagna, Francia ed Olanda hanno saputo cogliere le opportunità, avanzando sia dal punto di vista economico, che culturale e artistico. Questo è accaduto anche nella mia piccola realtà, la città di Fabriano, un comune che ha con Firenze una certa affinità. Infatti, la famiglia Chiavelli, che dominava Fabriano, è stata sterminata in Cattedrale, come è accaduto a Firenze con i Medici. II distretto produttivo locale, nei secoli, si è sviluppato con alti e bassi, seguendo sempre i differenti cicli economici. La città è cresciuta anche artisticamente con mo- numenti, sculture, opere pittoriche e chiese nei momenti alti del ciclo, poi ha avuto periodi di decadenza, come accade normalmente in ogni avvenimento della natura. 3. Interventi dei Cavalieri del Lavoro 55

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