Firenze2015 WORKSHOP Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale

facile dire: cambio la testa perché è cambiato il sindaco, l’amministrazione o il mi- nistro. Il tema del rapporto tra pubblico e privato è ovviamente cruciale e anche compli- cato. Il nostro presidente D’Amato dice che la politica ha riscoperto l’importanza della cultura, allora io mi chiedo: se questo è vero, perché il pubblico ha sempre meno risorse? Perché la spesa italiana pubblica per la cultura rappresenta l’1,1% del Pil contro il 2,2% della media europea? Perché lo stato ha ridotto lo stanzia- mento al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo negli ultimi cin- que anni del 23,7%? Se veramente avesse riscoperto la cultura, la considerasse una strategia, probabilmente qualche risorsa in più potrebbe metterla. Teniamo conto che anche i comuni hanno ridotto le loro risorse, i trasferimenti si sono ridotti e poi c’è il patto di stabilità. Come sempre nei momenti difficili, di crisi, si taglia sulla cultura, perché molti sono convinti che non porti voti, questa è la verità, questo è l’atteggiamento della politica nei confronti di chi fa cultura in Italia. Speriamo che le buone intenzioni del Ministro Franceschini si traducano in qualcosa di più del bonus fiscale, che al momento ha un’efficacia limitata, il quale però si ag- giunge al tax credit sul cinema, una cosa molto importante in atto da qualche anno. Comunque, vediamo che la ricaduta della cultura sul turismo è scarsa, fotogra- fandola con due numeri: siamo al 78° posto al mondo come percentuale di con- tributo del turismo sul Pil del Paese. Il nostro turismo pesa per il 10,3% del Pil. Sembra molto strano in un Paese dove continuiamo a dire che abbiamo percentuali importanti del patrimonio culturale mondiale. E fatto ancora più grave, siamo al 64° posto al mondo come contributo del turismo all’occupazione. In Italia il tu- rismo contribuisce per l’11,6% dell’occupazione, siamo al 64° posto al mondo. Queste sono cose che ci dovrebbero far riflettere. Oggi il sistema pubblico ha meno risorse ed il sistema privato è sempre più diffi- dente. Faccio un esempio concreto, a Bologna negli ultimi dieci anni sono nati otto musei, uno di arte contemporanea, il MAMbo, unico museo pubblico. Gli altri sette sono privati. La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale: attori e modelli 58

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