Firenze2015 WORKSHOP Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale

C’è però un dato positivo. Una ricerca sui nostri associati, che sono 500 e rappre- sentano 9 miliardi di investimenti pubblicitari, di cui una parte anche a sostegno della cultura, ci dice che l’85% delle aziende che fanno pubblicità sono desiderose di investire di più sulla cultura perché ritengono che questa abbia un ritorno anche sull’immagine sia delle aziende che dei prodotti. Le imprese, quindi, sono propense ad investire, ma sono disorientate perché rice- vono spesso richieste dell’ultimo minuto, sporadiche, portate da amici di amici. Per chi fa cultura, per chi si occupa di istituzioni culturali è difficile cercare lo sponsor adatto e trovare il contatto con la persona giusta nell’ambito dell’organiz- zazione/azienda individuata. Da un lato le aziende ricevono richieste un po’ casuali e, dall’altro, le istituzioni culturali invece brancolano alla ricerca di aziende po- tenzialmente interessate. Diventa quindi molto difficile incrociare l’offerta di progetti culturali e la richiesta di sponsorizzazioni/sostegni. Tutto questo ha portato Upa a realizzare un progetto che sarà presentato a fine mese, ma già operativo fra qualche giorno. Un sempli- cissimo strumento online che servirà ad incrociare l’offerta di progetti culturali da parte delle istituzioni culturali con l’offerta di contributi economici da parte delle aziende. È un portale, upaperlacultura.org , assolutamente gratuito, che ha un meccanismo di funzionamento molto semplice e trasparente. L’istituzione cul- turale (un museo, un teatro, un produttore cinematografico, una fondazione anche privata) tramite una scheda che propone uno schema con alcuni vincoli, illustrerà il progetto che sarà visibile da qualunque azienda che voglia investire negli ambiti definiti. Ad esempio in termini di distribuzione regionale, in termini di valore as- soluto e in termini di categoria cui si riferisce il progetto. L’Upa farà di tutto per aiutare la promozione di quello che avviene dopo il contatto. Per concludere, vi racconto un recente episodio. Mi ha contattato una importante multinazionale americana che voleva fare un investimento per motivi di immagine sul restauro di una importante scultura classica italiana. Si sono mossi per sei mesi, girando l’Italia, non sapevano a chi rivolgersi, sono finiti nei meandri dei corridoi del ministero, rimandati da un funzionario all’altro, alla fine sono venuti da me La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale: attori e modelli 60

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