Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

tutte le opere d’arte messe insieme in 300 anni. Il dato interessante è che in 14 ar- ticoli si recita “per l’utilità del pubblico” cioè a disposizione della “città e dei sudditi e per la curiosità dei forestieri”, chissà cosa avrebbe pensato a distanza di oltre 200 anni nel vedere milioni di persone che si recano qui a Firenze per visitare la colle- zione dei Medici. Firenze non è mai stata molto generosa con i suoi illustri cittadini, basta pensare a Dante Alighieri che muore in esilio. Anche per questa donna alla quale Firenze deve molto, fino a fine anni ’80 non esisteva un segno di gratitudine: né la cinta muraria né un monumento, né una strada, né una piazza che portasse il suo nome. Solo dopo un libro del Vannucci che segnalava questa mancanza, qualcuno ci ha pensato e oggi un “pezzetto” del Lungarno è intitolato a Maria de’ Medici. Torniamo al mio compito che è quello di ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questo convegno, in particolare l’Ente Cassa. Oggi è una giornata parti- colare, il Ministro Franceschini, non so se è già andato a visitare, o andrà dopo, l’Ente Cassa dove viene presentata tutta la loro collezione, credo che fino ad ora fosse esposta solo per un terzo. Ringrazio la Cassa di Risparmio, devo ringraziare anche la Banca Cooperativa di Cambiano e ancora di più tutti i Cavalieri del La- voro che con le loro sponsorizzazioni hanno reso possibile la realizzazione di questo convegno. Non è stata una cosa particolarmente semplice per un gruppo poco nu- meroso quale quello toscano che conta meno di 35 Cavalieri che vanno ringraziati tutti perché sono stati molto attenti e molto partecipi. Ringrazio infine in presi- dente D’Amato, per aver suggerito questo argomento e per aver scelto la città di Firenze che è forse più adatta di altre ad ospitare temi come questi. Credo che si possa essere soddisfatti, siamo oggi nel Salone dei Cinquecento, vedo che è pieno e so che c’è anche un’altra sala collegata in video conferenza, si può proprio dire che l’argomento sia molto sentito. Tutti sappiamo che l’Italia non è mai stata una nazione ricca di materie prime ed è pure un modesto produttore di fonte energetiche, ma vanta il più ampio patri- monio artistico, culturale, archeologico del mondo, sono queste risorse, fortuna- tamente non esauribili e difficilmente sostituibili nel tempo, che probabilmente saranno sempre più apprezzate, saranno sempre più numerosi gli individui che Arte, cultura e impresa 8

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