Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

3. P ROSPETTIVE - I L “ SOTTOSTANTE ” DEL BRAND ITALIANO In sintesi, abbiamo a disposizione una serie di condizioni che possono trasformarsi in vantaggi competitivi rispetto ai nostri principali concorrenti, in una fase molto delicata dello sviluppo globale, dominato da una forte aritmia economica e com- portamentale. L’Italia resta un territorio ricco e diversificato, frutto di una stratificazione storica e culturale unica al mondo, avvezzo alle relazioni di largo raggio, ma attento al valore delle relazioni e delle identità locali. Nel corso del tempo e nelle diverse fasi della modernizzazione ciò ha consentito di passare agevolmente dalle strette di- mensioni di comunità e di distretto locale a più larghi orizzonti produttivi e cul- turali, che oggi caratterizzano i processi di globalizzazione. Possiamo contare su una struttura produttiva leggera, flessibile, adattabile, ma nello stesso tempo prudente e poco propensa ad appesantire inutilmente processi decisionali e organizzativi che potrebbero condizionare la risposta a mutamenti repentini di contesto. Una struttura produttiva orientata piuttosto a fare rete che a una logica di acquisizione e controllo, a scegliere le alleanze come opzione vin- cente nella ricerca di risposte alla dimensione dei mercati. Si tratta di caratteri ori- ginari, oggi in movimento, da sottoporre sempre più a verifica di efficacia, a fronte di una incombente super-competizione. A tutto ciò, si deve aggiungere una nuova consapevolezza sul come considerare l’ingente patrimonio artistico, storico e paesaggistico al fine di accrescere benessere, cultura civica e sviluppo sostenibile. Puntare sull’industria della cultura e della creatività rappresenta sempre meno un obiettivo di rottura rispetto al tradizionale approccio centrato sulla tutela, e sempre più un percorso di graduale evoluzione che sta muovendo i primi concreti passi in avanti. Il ruolo competitivo e il sottostante del brand italiano in parte sfugge alle rilevazioni centrate sui volumi e i valori di scambio, sulla potenza dell’export e sulla capacità 5. Documenti 101

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