Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

Il saldo positivo è di 22 miliardi; nel 2009 non raggiungeva gli 8 miliardi di euro. Macchine e autoveicoli dominano la quota più importante delle esportazioni ita- liane verso gli USA, ma accanto a queste si posizionano in maniera decisa le be- vande e l’abbigliamento. Quasi tremila sono invece le imprese italiane operanti in Usa i settori di maggiore impegno sono quelli dell’energia, del tessile-abbiglia- mento, della meccanica strumentale e del commercio all’ingrosso. Fonte : Elaborazione RUR su dati Osservatorio economico Mise Il protagonismo della Cina, infine, nell’economia globale ha agito in modo signi- ficativo anche all’interno dei nostri confini. Con il gigante asiatico l’interscambio ha raggiunto nel 2015 i 38,5 miliardi di euro, circa 13 miliardi in più rispetto al 2009. Sia le importazioni dalla Cina che le esportazioni hanno registrato una di- namica crescente, ma con un’intensità maggiore da parte della domanda italiana. Il saldo negativo ha così raggiunto nell’ultimo anno di riferimento la cifra di 18 miliardi di euro, facendo della Cina il nostro secondo fornitore e l’11° cliente. Per l’Italia quello cinese è un mercato di sbocco soprattutto per la filiera della mec- canica. Oggi in Cina si registrano circa 1.600 imprese italiane attive che operano in maniera prevalente nel tessile e nella meccanica. 5. Documenti 105 2.104 2.349 1.729 2.893 1.577 Germania Francia Regno Unito USA Cina Fig. 2 - Le imprese Italiane operanti all'estero Valori assoluti, anno 2015 N°Imprese Italiane

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