Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

Nell’ultima edizione 2016 dell’Indice dedicato ai Paesi, sono stati messi in evidenza i principali fattori intorno ai quali l’opinione pubblica mondiale (la rilevazione ha riguardato circa 60mila persone residenti negli otto paesi più industrializzati) si forma un giudizio; fattori che vanno dallo stile di vita all’ambiente, dalle poli- tiche sociali ed economiche all’efficienza organizzativa. Secondo l’Istituto da queste valutazioni è possibile creare un quadro conoscitivo che aiuta alla formazione delle decisioni, da parte di imprese e privati, su potenziali acquisti, viaggi, investimenti, organizzazione di eventi, fino alle scelte lavorative e di studio. Nella classifica finale l’Italia si colloca al dodicesimo posto, davanti al Regno Unito e al Giappone. Ai primi tre posti troviamo nell’ordine la Svezia, il Canada (primo nell’edizione 2015) e la Svizzera. L’Italia – che comunque cresce nel valore dell’indice – ottiene i punteggi più alti nei fattori che riguardano l’accoglienza, lo stile di vita, la piacevolezza e la bellezza del paese. Al contrario, conseguono risultati non lusinghieri fattori come la di- sponibilità di tecnologie avanzate, un contesto non favorevole al business, uno scarso orientamento valoriale (fig. 4). L’indice coglie inoltre la differente valutazione che danno i componenti del panel al Paese di appartenenza e quella che proviene dai componenti esterni. Su questo aspetto è possibile cogliere un elemento di grande importanza: gli italiani sono molto più severi nei riguardi di se stessi rispetto a ciò che accade in nazioni come la Francia, la Germania, il Regno Unito, gli Stati Uniti, dove la valutazione interna supera decisamente quella esterna (fig. 5). Verrebbe da dire che sono proprio gli italiani i peggiori ambasciatori dell’Italia e la portata non banale di questo feno- meno dovrebbe costituire uno dei principali spazi di azione a livello collettivo da mettere in atto. Arte, cultura e impresa 112

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