Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa
le sale di Palazzo Venezia, l’arco etrusco a Perugia, la Basilica di Santo Stefano a Bologna, vari interventi condotti dal FAI. Ma numerose sono anche le iniziative di nicchia, quale la digitalizzazione dell’archivio storico dell’Università Gregoriana, la Mostra su Ermanno Olmi, il restauro del Tempietto del Clitumno, a Campello sul Clitunno, patrimonio Unesco. Il ventaglio degli interventi realizzati dalle aziende guidate dai Cavalieri appare molto articolato, e significativa è anche la dimensione di operazioni che riguardano non tanto la sponsorizzazione di iniziative altrui, ma l’intervento diretto da parte dell’azienda. Anche in questa chiave può essere letto il fatto che la maggior parte delle aziende in- terpellate ha organizzato operativamente tale dimensione di attività aziendale. Solo l’8,9% afferma infatti che non vi è in azienda alcuna struttura o progetto dedicato alla cultura. La maggioranza – il 35,6% - organizza il proprio intervento in questo ambito tramite progetti specifici, senza che ciò comporti la creazione di una struttura permanente dedicata. Nel 28,9% dei casi, invece, è stata creata all’interno dell’azienda un’apposita divisione/settore che si occupa di promozione culturale, mentre in circa un quarto dei casi, l’azienda opera attraverso una propria Fondazione (fig. 14). In quest’ultimo caso, si tratta prevalentemente di aziende di dimensioni più strut- turate, e che utilizzando tale tipo di struttura per finanziarie sia iniziative culturali (il 56,3% delle risorse delle Fondazioni di aziende guidate dai Cavalieri del Lavoro è destinato a tale voce) che attività di ricerca e sviluppo (16,3% del budget), ini- ziative di solidarietà (15,6%) o altro tipo di attività (11,9%). Le dimensioni delle fondazioni oscillano tra un numero medio di addetti che va dalla 5 alle 6 unità (fig. 15). Arte, cultura e impresa 154
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