Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

2. Arte e cultura come leve per valorizzare il sistema Paese 19 monio artistico culturale, non parliamo solo dell’indotto specifico, parliamo anche di quote di mercato nei flussi internazionali del turismo. Un altro esempio importante, tanto per dare un ordine di grandezza del fenomeno, è il premium price. Mediamente i turisti che vengono in Italia spendono 120 euro al giorno, i turisti che vanno in Europa spendono circa 270 euro al giorno, noi sostanzialmente siamo un paese low-cost che è una contraddizione rispetto all’of- ferta che abbiamo. In generale lo studio diceva che la sola valorizzazione del pa- trimonio artistico ai fini turistici può generare circa 30 miliardi di Pil reale, questo ha a che fare con la governance e con gli investimenti. Per dare l’idea di quello di cui stiamo parlando: 2 punti di Pil reali, 30 miliardi, 500.000 posti di lavoro. An- diamo oltre, quando parliamo di turismo e cultura si pensa ai musei, all’arte, al turismo, non è così, il paradigma che noi vorremmo mettere sul tavolo è che ne guadagna il made in Italy, questo è il motivo per il quale noi pensiamo che debba essere considerato una leva strategica al pari della manifattura. Partiamo dall’agroalimentare, nella metà del mese di ottobre ospiteremo nei nostri uffici il presidente di Alibaba, Michael Evans. Da uno studio congiunto che ab- biamo fatto sui consumatori cinesi, emergono sostanzialmente due fenomeni in- teressanti da condividere, il primo riguarda il vino che esportiamo in Cina. La nostra quota di mercato sul mercato cinese è solo il 4%, contro il 44% della Fran- cia, pur essendo noi quest’anno i primi produttori di vino mondiali. Cile, Argen- tina Sudafrica stanno crescendo circa del 100-120% contro la nostra crescita del 16%. Se pensate al contesto che sta dietro al vino italiano, quindi non solo la qua- lità del prodotto, ma tutta la cultura e il contesto anche paesaggistico emerge l’en- nesima contraddizione. Oggi qui c’è il Ministro Calenda, quando eravamo insieme all’Ice, è stata fatta un’analisi sul settore agroalimentare del Nord America dove, come sapete, riprende in modo dilagante il fenomeno dei brand made in Italy o meglio dell’italian sounding. Abbiamo stimato che circa la metà della quota di mercato di quei prodotti che nel Nord America vengono nominati “made in Italy, italian sounding” varrebbe 5 miliardi l’anno. Quindi non è solo arte, non è solo musei o turismo, è agroalimentare che è un settore chiave della nostra economia.

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