Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

Passiamo ad altri settori. È ovvio dire che moda e lusso sono influenzati dalla cul- tura italiana, ma anche qui nonostante sia un settore di estremo successo, c’è un forte mismatch tra la percezione dei mercati internazionali e la quota di mercato e il premium price. Abbiamo condotto uno studio insieme alla Fondazione Alta- gamma che misurava, intervistando 10.000 consumatori del lusso nel mondo, la percezione del brand made in Italy. Il 40% contro 20% della Francia dimostra che il posto migliore dove comprare prodotti non solo moda, ma anche prodotti di lusso è l’Italia. Tuttavia, se prendiamo il prezzo, sulla base di uno studio fatto grazie all’Expo di Dubai che ha misurato le città retail più importanti nel mondo, questo studio ci dice che Milano, la città che ci rappresenta dal punto di vista fa- shion e luxury, spesso ha uno sconto di prezzo su città simili europee dal 10% al 30% sul segmento di prodotto. Quindi percezione made in Italy: bellissimo, ef- fetto reale: sconto sul prezzo. Sarebbe interessante capire motivi sottostanti questo sconto sul prezzo. Secondo noi questo fenomeno si può generalizzare. Turismo, moda, agroalimen- tare sono prodotti molto connessi con la cultura, il filo rosso si lega molto con la manifattura, anche pensando alle ceramica, la meccanica, il tessile; tutti i sotto settori di settore, design, mobile. L’Italia non è solo fashion, luxury, design, l’Italia ha anche manifattura. Mi prendo il rischio di estendere questo concetto anche ai prodotti della meccanica perché fanno parte di un contesto. È più difficile stimare l’effetto monetario di questo. Mi avvio a concludere le mie riflessioni, secondo noi il settore della valorizzazione del patrimonio italiano non è un concetto settoriale, non è un concetto che ri- guarda il settore della cultura e del turismo, ma riguarda l’economia italiana, in- vestendo pesantemente e adeguatamente nella valorizzazione del patrimonio si contribuisce all’economia del Paese. Questo concetto è diventato esplosivo nel mondo del digitale, oggi il 90% dei turisti si informa sulle piattaforme ma non attraverso Booking, bensì su Instagram e guardano l’immagine della vostra città, vanno su Trip advisor e inseriscono i commenti sull’esperienza che hanno vissuto, vendono in una città i mezzi pubblici, il look and feel, la gestione della città e così via, quindi questo significa valorizzare il patrimonio culturale. Arte, cultura e impresa 20

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