Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

C ARLO C ALENDA Ministro dello sviluppo economico Vorrei iniziare dicendo che quando si parla di cultura e impresa la cosa che bisogna assolutamente evitare è la retorica perché altrimenti facciamo sempre il solito di- scorso: abbiamo il patrimonio culturale ineguagliabile, un’impresa straordinaria sul made in Italy, il futuro è nostro, vinciamo dappertutto e siamo contenti così. Secondo me questo discorso oggi è pericoloso perché l’anno scorso l’Italia ha fatto il record della storia dell’esportazione: 414 miliardi di beni, 5° surplus manifattu- riero del mondo, quindi tutto bene? No, non tutto bene perché questo surplus, questo export è stato fatto da 15.000 imprese italiane sostanzialmente. Dissolvenza. Il turismo quest’anno è andato bene, Franceschini ne parlerà, ma è un turismo concentrato in pochi luoghi, pochi che fanno molto, dall’altra parte è un problema di turismo di ticket medio. Cosa significa? Perché è così importante? Potremmo dire che non ce ne importa niente. Il problema è proprio che la cosa è avvertita poco nel paese. In fondo stiamo dicendo che siamo un paese che ha punte di ec- cellenza che non diventano benessere diffuso, e se non diventano benessere diffuso, quello che succede è che arriva un momento in cui queste punte di eccellenza piano piano vengono erose, per esempio, dal fatto che il benessere non diffuso ge- nera reazioni nei cittadini, e quindi, per esempio, dalla conseguente richiesta di cambiamenti di modelli. Il tema oggi non è se l’arte, la cultura e l’impresa stanno insieme, come e perché, ce l’ha spiegato il vice sindaco con un bellissimo intervento, stanno insieme da sé. Qui il tema è come mai dei driver di sviluppo del paese non diventano driver di sviluppo di tutto il paese? Questa è la scommessa che fa la differenza tra avere delle eccellenze ed essere un’eccellenza nel paese. Io provo a svolgere un ragionamento su questo. Noi entriamo in una fase molto difficile, il prossimo anno sarà un anno molto dif- ficile. La crescita del commercio globale si è inchiodata all’1,7%, per la prima volta dal 2009 cresce meno della crescita globale. I dati sull’export sono dati negativi, Arte, cultura e impresa 22

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