Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

europea dovrebbe, invece, essere sopra la media. Qui c’è un ragionamento allora sul turismo che è molto ampio, che riguarda la qualità dei trasporti, la qualità ur- bana e di nuovo quel pezzo di investimenti pubblici di cui abbiamo parlato prima. La riflessione è questa, abbiamo fatto una finanziaria quest’anno, a mio giudizio, seria per la tenuta dei saldi di deficit, abbiamo un percorso che continua a scen- dere, siamo tra i pochissimi in Europa a continuare ad averlo, le misure le valutate voi. Il tema del prossimo anno è il fiscal compact, oggi non rispettato da nessuno, Germania inclusa, perché ha un surplus maggiore rispetto a quello che era previsto, noi lo dobbiamo ridiscutere qualitativamente e non genericamente, non per avere qualsiasi flessibilità, non vogliamo qualsiasi flessibilità. Vogliamo flessibilità per gli investimenti, la qualità degli investimenti la competitività e le infrastrutture, questo pezzo deve essere considerato diverso, se non lo facciamo l’Europa rischia di svegliarsi, a fine ciclo elettorale del 2017, con una maggioranza di governi po- pulisti e succederà quello è successo con la Brexit, vale a dire che i paesi comince- ranno ad uscire, ma non del tutto. Ho fatto un dibattito a Pontignano con Boris Johnson, abbastanza inquietante il dibattito. Johnson ha detto che gli inglesi vogliano rimanere nel mercato unico, ma vogliono poter alzare le tasse sugli studenti italiani che frequentano le università inglesi. Non capisco perché dovremmo accordare questa cosa e lui mi ha risposto: “Ce la accorderete perché altrimenti poi non venderete più il prosecco in Inghil- terra” però io ho risposto: “Se non ci accordiamo, ho fatto l’esempio delle fish&chips, tu non venderai più fish&chips in 27 paesi europei”. Il tema della Brexit è che dopo l’Inghilterra verrà la Polonia e dopo la Polonia verrà l’Ungheria, sceglieranno quello che vogliono e non diranno “io me ne vado” diranno “io voglio A e non B, voglio B ma non voglio C”. Se noi, come parte riformista, non riconquistiamo quella parte del paese che crede nel futuro, seppur un futuro difficile, complicato, non banalmente ottimistico, se non riconquistiamo queste eccellenze di 414 miliardi di euro di esportazione, il tu- rismo che esplode in città come Roma, Venezia, Firenze, se a questa cosa non si ri- sponde, e si può rispondere solo investendo, noi perdiamo una partita che oggi è epocale e politica. Non è solo il tema della reciprocità e della mancanza di crescita, 2. Arte e cultura come leve per valorizzare il sistema Paese 25

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