Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

E NRICO M ENTANA Questo aspetto del brand equity è tutelato adeguatamente? Quindi tutto va bene? P IERO A NTINORI No. Volevo dire che è stato fatto molto, sicuramente c’è ancora tanto da fare. Nel nostro settore dal punto di vista dei volumi siamo i primi nel mondo, dal punto di vista ancora del valore per unità di misura siamo ancora lontani da quello che i nostri concorrenti, esempio i francesi, hanno raggiunto. Credo ci sia ancora da fare moltissimo, da lavorare molto e credo che dobbiamo lavorare con le istitu- zioni. Quello che è stato detto prima sul valore e la ricaduta su tutti questi prodotti del turismo, è un fatto estremamente importante. Oggi vedo che il consumatore, il viaggiatore, il turista, ha bisogno di un mix di elementi per apprezzare veramente e decidere la destinazione turistica dove vuole andare. La cultura, il paesaggio ma anche la gastronomia, l’accoglienza, sono aspetti che vanno migliorati e possano essere degli elementi essenziali per fare il passo che ancora dobbiamo fare. E NRICO M ENTANA Guzzini, vuol dirci, da una “luce diversa” e questo è il caso di dirlo, cosa ne pensa sullo stesso tema? Vi “riverberate” – uso una terminologia affine, di un contesto fatto di bellezze e di originalità, oltre alla capacità inventiva del made in Italy – di ciò che è esteticamente anche superiore o competitivo a livello internazionale? Nella sua disamina, fatto salvo tutto quello che abbiamo detto e che è stato anche corroborato dai numeri presentati dal professor Fortis, che cosa non funziona an- cora adeguatamente? Altrimenti noi ci diciamo quanto abbiamo di bello, ma non capiamo alla fine “perché la somma non fa il totale”. Arte, cultura e impresa 54

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