Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

Piccolo non è più bello, piccolo è bello se magari è in filiera, se è gestito con dei capo filiera che vanno all’estero e cercano di proporre un ottimo prodotto italiano. E NRICO M ENTANA Fortis lo chiedo ancora lei. Vedendo attraverso i numeri la realtà italiana, c’è una possibilità reale di creare quel motore che tante volte è stato accennato negli inter- venti? C’è qualcosa che sia un po’ cabina di regia, un po’ capacità di dare un indi- rizzo culturale? Quello che diceva Marchesini impatta sul futuro, la storia di Antinori è una storia bellissima che comincia cinquant’anni fa e si impone sui mer- cati internazionali comunque con un prodotto competitivo nella qualità, con un retroterra culturale che è la cultura, gli arazzi, ma anche le colline toscane, eccetera. Tutto questo impatta con le dimensioni, la capacità di crescere, il 4.0, il passare fa- talmente tra cinquant’anni a un’impresa che è fatta in modo diverso? Su tutto que- sto, secondo me, si va senza un orientamento ben preciso, allora cosa bisogna fare? M ARCO F ORTIS Nel settore manifatturiero l’esperienza della politica industriale in Italia è stata ab- bastanza diversa nel tempo. Negli ultimi anni abbiamo perso molti grandi gruppi industriali, però si è sviluppato quel capitalismo di medie e medie-grandi imprese che ha affiancato i pochi grandi gruppi rimasti. Questo tipo di manifattura pro- babilmente ha bisogno di interventi non più concepiti settorialmente come citava prima il Ministro Calenda, ma necessita di interventi che valorizzino chi vuole fare gli investimenti. Credo che l’Industria 4.0 possa rappresentare una svolta im- portante se questo progetto sarà adeguatamente finanziato. Nel campo del turismo, come ricordava Montezemolo, un settore dove dobbiamo recuperare del terreno e valorizzare le potenzialità, credo che sia importante una sorta di cabina di regia che si ispiri ad un piano che valorizzi il turismo sotto il profilo qualitativo più che quantitativo. È stato citato il settore della scienza della vita, dove lo stesso Ministro Calenda che è contrario agli interventi settoriali, dice che questo è uno di quei campi dove dobbiamo tirare le fila e darci un progetto organico e complessivo. 3. Valore e brand equity del made in Italy 59

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